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Inviato da avatar Angelo Mandelli il 29-11-2016 alle 11:44

Dietro la retorica della "capitale morale" si nasconde una realtà completamente diversa.

Cioè la realtà di una città con enormi problemi etici. Veri e propri macigni sulla coscienza pubblica, e legati soprattutto alle due ultime amministrazioni.

Per capire questo bisogna uscire dal clichè della cultura dominante che vede il problema etico connesso esclusivamente alla "corruzione":

In realtà i problemi etici sono molti altri. E NON DEVONO ESSERE NASCOSTI.

Vediamo i principali che riguardano la città meneghina:

  • La amministrazione Sala ha vinto le elezioni e amministra grazie alla alleanza sciagurata con i radicali italiani, una forza politica che da sempre sostiene i peggiori crimini sul piano morale, specie sul piano della vita: dall'aborto, alla procreazione artificiale, alla ricerca sugli embrioni, alla eutanasia. Ricordiamo che Marco Cappato (alleato di Sala in fase di ballottaggi) promuove viaggi di malati terminali in Svizzera, il che è un reato.
  • L’ alleanza con i radicali e Cappato non è occasionale, finalizzata solo a portare alcuni voti durante le ultime elezioni e finita lì, ma è strutturale. Sui siti Istituzionali del comune di Milano (ad esempio quello della cosiddetta "Casa dei Diritti"), troviamo il pieno sostegno e propaganda a tutte le tesi radicali sui temi etici, dal "diritto" all'aborto, alla criminalizzazione della obiezione di coscienza, alla ricerca scientifica sugli embrioni umani, alle tesi radicali sul fine vita, alla procreazione artificiale.
  • La amministrazione Sala fa uno scandaloso uso ideologico e fazioso delle istituzioni. Si permettono di utilizzare le istituzioni pubbliche e i soldi pubblici non per amministrare, ma per dispensare (abusando di una posizione dominante) idee, opinioni e visioni della realtà e della morale del tutto discutibili e opinabili. Questo non sarebbe compito delle Istituzioni, ma della società civile (partiti, associazioni, movimenti, giornali) nello loro autonomia. La cosa riguarda soprattutto (ma non solo) l'assessorato di Pierfrancesco Majorino e la sua "Casa dei Diritti", dotata di siti internet e pagina facebook, dove si pubblicano articoli e post di vario genere e tutti ben indirizzati ideologicamente e in cui c’è una vera e propria censura degli argomenti scomodi e delle idee diverse. Soprattutto la Casa dei Diritti si è specializzata sul tema delle cosiddette "discriminazioni di genere", ovviamente viste dal lato, a senso unico, delle associazioni LGBT. L'immagine che vedete qui sotto rappresenta solo un esempio degli innumerevoli "convegni" che sono stati fatti negli utlimi mesi su questi temi. E' mai possibile che una amministrazione pubblica, coi soldi dei contribuenti, tratti il teme "bisessualità e pansessualità"?????

 

Tutte queste cose rappresentano una gravissima deriva etica, in senso degenerativo e totalitario delle istituzioni.

Se Milano spaccia queste deformazioni  per  "essere all'avanguardia nei diritti", ci spiace, ma sta facendo tutto il contrario.

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