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Inviato da avatar Michele Sacerdoti il 14-06-2018 alle 17:54

Sono di solito d'accordo con quanto sostiene l'amico Luca su ArcipelagoMilano ma sulla riapertura dei Navigli sono totalmente in disaccordo con lui e d'accordo con il sindaco Sala.

Per quanto riguarda l'aspetto politico mi risulta che Salvini e la Lega siano d'accordo con la riapertura e quindi non arriveranno attacchi da questo partito. Mi sembra invece che FI sia contrario, sul M5S non so.

Da anni come ambientalista mi batto per la riapertura dei Navigli e l'ho sempre inserita nei miei programmi elettorali con i Verdi.

Milano è stata sempre nei secoli una città d'acqua, fondata su una zona sopraelevata in mezzo alle paludi tra il Lambro e l'Olona, i canali ne hanno favorito lo sviluppo essendo le principali via di trasporto dal 1400 in poi. Già Bonvesin della Riva ammirava i canali di Milano.

L'operazione di chiusura è stata volua da Mussoni e attuata con un colpo di Milano contro il parere della Soprtintendenza di allora coprendo la parte più pregiata davanti alla Ca' Granda. Le imprese edilizie di allora se ne avvantaggiarono.

Basta leggere il bellissimo libro in francese "Négocier la ville, projet urbain, socièté et fascisme" di Alice Ingold purtroppo non ancora tradotto in italiano, per capire come si sono svolte le cose in un regime dittatoriale.

Ora finalmente viene dato seguito al referendum del 2011, ecco perchè non c'è bisogno di un nuovo referendum. La riapertura si deve fare ora per approfittare dei cantieri della M4 lungo una parte del percorso. Ci aveva già pensato l'ex-assessore Goggi che aveva pensato ad uno scavo a cielo aperto della M4 lungo la cerchia dei navigli che avrebbe consentito anche la creazione di parcheggi sotterranei.

Ora questo non è più possibile ma è possibile la riapertura dei navigli. Sono favorevole ad una apertura totale ma ragioni di opportunità e di budget favoriscono l'idea di una apertura per fasi. Una volta aperte le cinque tratte sono convinto che i milanesi spingeranno per una apertura totale.

Non ritengo che ci sia arroganza da parte della Giunta Comunale nell'ascoltare i cittadini. Al termine del dibattito pubblico tutte le discussioni e relazioni presentate saranno consegnate alla giunta e al consiglio comunale che potrà decidere tra le possibili soluzioni.

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