Rispondi
Rispondi a:
Proprio perchè Milano è stata ricostruita dopo la guerra abbattendo anche i palazzi che stavano ancora in piedi e favorendo la speculazione edilizia dei proprietari che hanno costruito anche nei loro giardini, è necessario riaprire i navigli, per dare una dimensione diversa alla città e recuperare almeno in parte le sua caratteristiche eliminate con la copertura dei Navigli.
Milano è sorta in una zona sopraelevata tra il Lambro e l'Olona e con intorno paludi fino al Po' e all'Adda.
Ben venga quindi questo progetto che da identità alla città e orgoglio a tutti i suoi cittadini per una grande opera pubblica a scopo ambientale. E' un'opera che mi auguro che sarà completata nei prossimi anni e che man mano che verrà costruita attirerà il sostegno e i fondi necessari. Durerà nei secoli come sono durati i vecchi navigli !
Quanto alle piene del Seveso ci sono grossi problemi con la costruzione delle vasche di laminazione per l'ostilità dei comuni a nord di Milano, la riapertura dei Navigli influisce solo poco.
Insieme alla navigabilità del naviglio pavese, del naviglio grande e della martesana completerà il collegamento tra Adda e Ticino che non può essere sostituito dal canale Villoresi che non è navigabile e ha solo scopi irrigui.
Ci sono le bellezze fuori città e ci sono le bellezze in città, si pensi a San Lorenzo, l'Università Statale, il palazzo del Senato, Palazzo Serbelloni e la zona di via San Marco e le architetture di Porta Nuova.
I turisti si concetrano nel centro di Milano con il Duomo, la Scala e il Castello e da lì partiranno per il giro in battello dei navigli riaperti.
Accedi
Devi inserire Nome utente e Password per inviare un messaggio. Se non li hai prosegui inserendo il contenuto della risposta e i dati personali (nome, cognome e email) oppure Registrati