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Inviato da avatar Michele Sacerdoti il 25-10-2018 alle 14:13

Come presentatore di un quaderno a favore come sono a favore le principali associazioni ambientaliste come Legambiente, Wwf, Italia Nostra e Fai ritengo che si debba aspettare il documento di risposta alle osservazioni e critiche che dovrebbe uscire a fine mese.

Poi ognuno prenderà le sue decisioni, la giunta e il consiglio comunale da una parte, chi ha partecipato al dibattito dall'altra.

Il dibattito è stato molto ampio e tutte le possibili critiche sono state espresse come pure tutte le posizioni a favore, da quelli che vogliono aprire tutti i navigli subito a chi propone aperture diverse da quelle del progetto presentato.

Non capisco l'insistenza di un nuovo referendum, se non perchè i contrari vogliono sovvertire il risultato del referendum del 2011 e ottere la maggioranza grazie a critiche che a mio parere non sono fondate.

I costi presunti sono aumentati a dismisura quando i tecnici della MM, che lo fanno per mestiere, hanno stimato costi molto più bassi tenendo conto anche delle incertezze e degli oneri accessori, il secondo piano delle case che si affacciano è comunque una vista apprezzabile, la navigazione ci sarà con il completamento della seconda fase della apertura, non si tratta di una operazione da luna park e antistorica ma di recuperare proprio la storia dei canali di Milano violata dalla chiusura degli anni Venti, l'esondazione del Seveso sarà ridotta con le vasche di laminazione a nord, l'accesso al pronto soccorso del Policlinico è garantito, vi saranno alternative all'attuale percorso della 94, le strade di circonvallazione non vengono ridotte e neanche il traffico su via Melchiorre Gioia.

Il volantino è assolutamente allarmistico.

Invito i firmatari a concentarsi sul nuovo PGT che va in discussione prossimamente in consiglio comunale e sugli scali ferroviari, una battaglia più consona alle loro competenze urbanistiche e che non spacca il fronte ambientalista di Milano con una battaglia di retroguardia a favore dello status quo, una cerchia dei navigli invivibile per il traffico eccessivo dove i ciclisti fanno fatica a circolare.

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