Rispondi a:

Inviato da avatar Marco Silingardi il 25-10-2018 alle 17:00

Buongiorno Signor Michele,

mi permetto di ribattere sul seguente punto quanto Lei dice: "Non capisco l'insistenza di un nuovo referendum, se non perchè i contrari vogliono sovvertire il risultato del referendum del 2011 e ottere la maggioranza grazie a critiche che a mio parere non sono fondate."

Per rinfrescare la memoria riporto il testo che venne allora proposto.

REFERENDUM 2011 -  SCHEDA ROSA - Riapertura Navigli
Volete voi che il Comune di Milano provveda alla risistemazione della Darsena quale porto della città ed area ecologica e proceda gradualmente alla riattivazione idraulica e paesaggistica del sistema dei Navigli milanesi sulla base di uno specifico percorso progettuale di fattibilità?

Lo scopo di tale referendum fu fatto solo per testare il polso della situazione; ed i Milanesi diedero il loro consenso affinché si mettessero nero su bianco dei progetti/studi di fattibilità/proposte. Nonostante sia stato subdolamente utilizzato il termine "proceda", questo non vi autorizza a procedere un bel niente! Dire che questo progetto (che se lo lasci dire fa acqua da tutte le parti), l'hanno voluto i Milanesi con il referendum (attaccandovi con le unghie al termine "proceda") non mi pare proprio corretto e non vi autorizza in nessun modo a iniziare i lavori.

IL REFERENDUM VI HA AUTORIZZATO SOLTANTO A PRESENTARE UNO STUDIO DI FATTIBILITA' AFFINCHE' LA POPOLAZIONE (DOPO AVER VALUTATO I PRO E I CONTRO) POSSA ESPRIMERSI NUOVAMENTE DANDOVI O MENO IL BENESTARE A PROCEDERE.

PUNTO E BASTA! NIENTE DI PIU'!

Del resto, mi scusi, ma cosa avviene in un condominio quando ci sono delle opere straordinarie da effettuare? Prima si spiega all'assemblea quali interventi si devono fare, specie se di grosso impatto economico (fase referendum); poi dopo aver sentito ingegneri/architetti, ecc... si propongono 2/3 o più preventivi; l'assemblea dopo averli attentamente visionati, valutandone i pro e i contro, sceglie a maggioranza la proprosta che più le piace oppure può anche rifiutarle tutte; poi se è il caso si procede con l'inizio dei lavori.

Perché a Milano non deve avvenire la stessa cosa?

Perché si vuole saltare dei passi intermedi?

Avete paura che i cittadini boccino la proposta? Se SI, allora fatevi una domanda: abbiamo forse esagerato? Dove abbiamo sbagliato?

 

Cordialmente

Marco

Accedi

Devi inserire Nome utente e Password per inviare un messaggio. Se non li hai prosegui inserendo il contenuto della risposta e i dati personali (nome, cognome e email) oppure Registrati

L'accesso a questo sito è possibile anche per gli Aderenti alla Rete Civica di Milano selezionando nel menu a tendina la voce "Aderente della Rete Civica di Milano".

Contenuto della risposta