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Inviato da avatar Franco Puglia il 06-02-2019 alle 21:14

Siete semplicemente DISGUSTOSI. Atteggiamenti furbeschi, mossi da una posizione di potere che il momento elettorale non concede esplicitamente al Sindaco ed al Consiglio Comunale, chiamati solo ad amministrare i servizi pubblici ed il patrimonio pubblico, senza alcun diritto di stravolgere la vita di una città per inseguire le loro fantasticherie.

Mi consola sapere che :
1. Siete stati smentiti ieri dal vostro stesso sindaco, il quale ha confermato come il precedente referendum del 2011 non si possa considerare un referendum a favore di questo progetto, che è cosa ben diversa da quanto veniva descritto nei quesiti referendari. 
Quindi quando l'assessore Lipparini dice che non si pone la questione di un secondo referendum in quanto i cittadini si sono già espressi col primo, dice presumibilmente il falso, anche se, evidentemente, un testo può essere interpretabile, ma la sua interpretazione è in aperto conflitto con quella del suo sindaco.
2. Il sindaco ha detto che non ci sono i fondi per far fronte all'opera, in quanto negati sia dallo Stato che dalla Regione Lombardia, ed una volta tanto il sindaco ha detto QUALCOSA DI SINISTRA, cosa che voi non farete mai, affermando che non intende sottrarre risorse economiche dagli stanziamenti per le periferie milanesi, destinandole al progetto navigli.
3. Il sindaco ha detto che cercherà finanziamenti a Bruxelles, ma ha anche mostrato di essere consapevole del fatto che la U.E. potrebbe finanziare una tale opera se, e solo se, venisse dimostrato che può essere davvero navigabile e che assolva ad una effettiva credibile funzione di infrastruttura di trasporto per persone e cose. Questo NON è possibile, e non è difficile dimostrarlo, se non altro per una regione banale: MANCA L'ACQUA, e mancherà sempre di più, in quasi tutte le stagioni, perché andiamo incontro a periodi di crescente e prolungata siccità, interrotta soltanto da tempeste improvvise che possono solo produrre temporanee inondazioni.
4. Mi consola anche sapere che, con ogni probabilità, tra un paio d'anni non si sentirà più parlare di voi, perché, come i dinosauri, vi sarete estinti.

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