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Inviato da avatar Eugenio Galli il 08-02-2019 alle 17:58

Io continuo a considerare questo progetto una follia troppo a lungo accarezzata.

Un progetto costoso, inutile, persino dannoso. Condotto con una lettura oltremodo superficiale della città e delle sue reali esigenze. Ma pure sulla gestione delle acque il progetto... fa acqua da tutte le parti. A maggior ragione considerando che purtroppo, con gli effetti preoccupanti ormai sempre più ravvicinati ed innegabili dei cambiamenti climatici, si riduce proprio l’elemento essenziale, ossia la portata d’acqua, senza la quale una via d’acqua rimane solo... una via.

Con o senza le cinque vasche, dunque, varia il costo ma il discorso non muta di senso.

Le suggestioni dei pittori paesaggisti ottocenteschi sembrano però avere più presa di qualunque altro elemento cognitivo razionale, tecnico, idraulico. Il che è assurdo!

Ci si impegni piuttosto, pensando e realizzando la nuova città, a rispettarne la storia, a non ripetere gli errori del passato, anziché inseguire improbabili ricostruzioni da luna park!

Purtroppo temo che l’approccio culturale non cambierà.

Ciò che tuttavia trovo incredibile è che molti Candide si ostinano a ritenere che i problemi da taluni analiticamente evidenziati (in modo sia critico sia propositivo) siano i soliti lamenti di gente sfaccendata e mai contenta, portatrice di opposizioni pregiudiziali, dimostrando così di non volersi minimamente fermare ad ascoltare e soppesare con onestà e in modo serio le obiezioni poste, per quanto ragionate e ragionevoli.

Ma anche assumendosi una grave responsabilità che rischia di pesare molto sul futuro della nostra città. E non solo.

Oltre a uno schieramento politico trasversale (che comprende, e ancora non me ne capacito, pure la componente verde, oscillante tra il silenzio di alcuni e l'entusiasta condivisione di altri), anche importanti associazioni ambientaliste sono acriticamente a favore dell'operazione. Sempre restando sulla superficie delle questioni, senza inquietudini, come incapaci di produrre un pensiero, una lettura attenta, ragionata e criticamente informata. E voltando la testa dall’altra parte, o reagendo con fastidio, non appena lo si faccia notare.

La domanda successiva sarà: qual è dunque, oggi, l’utilità e la credibilità dei corpi intermedi? come si forma la cd. “pubblica opinione”? in che modo essa partecipa al governo della cosa pubblica?

Viviamo tempi difficili, di cui non si vede la fine.

Sorridiamo beati.

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