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Il 13 dicembre era iscritta all’odg la mozione della consigliera Sironi. Dopo una accesa discussione su altra materia, le opposizioni hanno deciso di uscire dall’aula 5 minuti prima della fine “naturale” del Consiglio. A quel punto il trambusto ha reso complicata la gestione dell’aula. È stato invertito l’odg per votare una mozione presentata dalla lega e lasciare, in ultima, la mozione della Sironi. Il Consigliere Mariani, senza accendere il microfono, ha chiesto al sottoscritto e al Dott. Braccio (segretario di Presidenza, funzionario pubblico) di discutere ugualmente la mozione della consigliera Sironi. Ciò è consentito dal Regolamento di funzionamento e organizzazione del Consiglio di Municipio. Tale richiesta, comunque, visto il disordine in aula non è stata riportata a verbale e non è risultata chiara dal materiale audio a disposizione di chiunque.
Per queste ragioni la consigliera Sironi ha legittimamente espresso una critica e chiesto alle Direzioni competenti un parere in merito. Sia la Segreteria Generale che la Direzione Area Municipi hanno confermato che l’esito della procedura - non potendo dimostrate diversamente - è da ritenersi illegittimo e quindi la mozione, anziché bocciata, va ritenuta ritirata e quindi “nulla”. Nulla, secondo il Direttore del Municipio 4 e il Direttore Area Municipi centrale, mentre per il Segretario Generale è da ritenersi “annullabile” con atto pubblico. Così, sul filo del rasoio - perché il parere del Segretario Generale è pervenuto al sottoscritto 3 ore prima del Consiglio - abbiamo deciso (come maggioranza) di appoggiare la mozione della consigliera Sironi. Proprio perché mossi dalla convinzione di aver agito secondo la regolamentazione d’aula e quando non si è potuto dimostrare fattivamente i motivi della scelta ci siamo attenuti a dei “consigli” dati dalle Direzioni. Questo perché la gestione dell’aula non è un gioco e non è semplice quando metà Consiglio se ne va e l’altra metà inizia a rumoreggiare. È un incidente non dovuto alla volontà di mettere a tacere un gruppo, ma dato dalla gestione complessa del Consiglio. Difatti la scelta è stata presa in accordo con un funzionario, quindi non un politico, che non ha altro obbiettivo se non la gestione corretta delle procedure.
Per questo ritengo la polemica che ne è seguita assolutamente esaltata dalle mire politiche di una singola consigliera.
Oscar Strano
Pesidente del Consiglio di Municipio 4
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