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Sono molti i mezzi ATM e AMSA che sollevano nuvole nere al loro passaggio, il rinnovo del parco automezzi è uno dei tanti problemi legati all'inquinamento.

La questione merci non può essere risolta lasciando il passaggio libero ai furgoni inquinanti nei giorni di fermo del traffico, occorre stabilire una volta per tutte delle regole, in una macro-area da 5 milioni di abitanti con problemi frequenti di ristagno dell'aria la libera circolazione dei mezzi inquinanti non può essere concessa, sopratutto per le merci occorrono mezzi a metano o ibridi.

Va lasciato un tempo tecnico per le riconversioni del parco circolante, pilotate ed incentivate (a livello nazionale), lo stato dell'arte dei mezzi in circolazione deve essere drasticamente reso compatibile con le esigenze del territorio, ed devono essere emanati precisi divieti con sanzioni.

Certo ogni provvedimento è perfettibile, la strada maestra è quella di ridurre gli spazi di inquinamento, provvedimento dopo provvedimento, studiandone fin d'ora la progressione nel tempo, per arrivare a tappe precise (es. all'inaugurazione di una nuova significativa tratta di metrò) ad un quadro normativo più efficace.

Per esempio giornate programmate di fermo totale del traffico, a prescindere dai livelli di inquinamento, da inserire nella cultura del territorio, che diventino routine assimilata tanto da consentire a tutti (mercati, centri commerciali etc.) di organizzarsi con giornate di riposo ed evitare danni a tutte le attività economiche che possano soffrire da una interdizione della circolazione.

Di tempo se ne è sprecato molto negli ultimi 20 anni, sarebbe già un buon risultato realizzare nei prossimi 5-10 anni tutti quei sogni nel cassetto da anni enunciati ma ancora troppo pallidamente messi in pratica, mi auguro che d'ora in avanti la mano dell'amministrazione comunale sia più ferma e determinata, e si dia obiettivi più mirati a partire dal breve termine.