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Inviato da avatar Philip Grew il 30-08-2019 alle 00:54

La determinazione parla di "F.o.i.a."  L'acronimo dipende da «freedom of information»?

Ecco.

La visione che cinque lustri fa Fiorella De Cindio lanciava nel ciberspazio voleva che lo status della persona reale quale membro di una polis fosse reale anche mentre la polis diventava virtuale. Lo slogan che lei dava a questo ruolo dei singoli era: «né utenti, né clienti, né sudditi ma cittadini sovrani». Per oltre cinque anni dal 1995 la Rete Civica di Milano ha offerto alla gente una vera opportunità di costruire il ciberspazio su valori che lo avrebbero radicato nei principi delle democrazie nate nell’Illuminismo. La rete era, in questa visione, una sorta di bene di tutti, super partes ma legata localmente all’ambiente territoriale. L’esperimento di RCM poneva Milano tra i primi al mondo nella costruzione di un ciberspazio dedicato alla libertà dell’individuo.

Ma se veramente ci teniamo alla libertà e alla democrazia, anche in rete, dobbiamo prendere atto di come la internet si è evoluta dalla data fatidica identificata da Shoshana Zuboff nel 10 settembre 2001, in cui la rete diventa soprattutto uno strumento per favorire l'economia del monitoraggio. Mi piacerebbe sentire come possiamo ritrovare la sovranità, come uscire dall'odierna sudditanza a questa economia.

partecipaMi/RCM deve aiutare la gente a capire la rete.

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