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La proposta della Signora Cinzia Corti è assolutamente condivisibile come le altre che leggo in questa conversazione. Faccio una constatazione, il numero dei partecipanti al tavolo di conversazione ne è testimone, non sembra che ci sia pathos. E’ come se fosse noioso parlare dei problemi economici di partecipaMi e di come fare per sostenerlo. Molti pensano che se c’è o non c’è in fondo cosa cambia nella vita?
Non che ne faccia un dramma ma è una constatazione di usura, d’inevitabile bisogno di una revisione generale dell’ingranaggio e bisogna farlo prima che l’ingranaggio si blocchi.
Rilancio la mia proposta forse retrò di scendere nel basso delle piazze, nei centri commerciali, ovunque si possa divulgare tramite la faccia e le parole questo nostro partecipaMi, con gazebo, con narrazione, cercando di includere anche chi ha timore di uno strumento che è percepito come canale istituzionale e dunque impegnativo. Questo vuol dire risorse umane che immagino siano limitate, ma la promozione deve essere fatta fuori da fb, non basta andare nelle radio o in televisione, bisogna parlare direttamente alla gente anche con tavoli di confronto pubblici, con personaggi che diano la loro versione dei fatti, dove dire che partecipaMi sta morendo e che è necessario sostenerla.
L’aspetto politico è di una certa rilevanza, lo stesso assessore Lipparini che certo è un componente essenziale di dialogo tra Pubblica Amministrazione e Cittadinanza, evita questo canale di dialogo, ancor più l’opposizione politica, percependolo forse come ostile alla politica stessa. L’idea è che sia il canale della partecipazione attiva della cittadinanza e quindi antitetica alla politica e non complementare.
Un esempio potrebbe essere CCC che è riuscita ad attivare il meccanismo della condivisione con l’Amministrazione, l’ha fatto dopo essere scesa per strada e aver dato una "prova provata" d'impegno diretto, a tal punto da non poter essere ignorata. Certamente le proposte vanno nella direzione dell’innovazione e sono sull’onda di quelle che possono essere definite le tendenze, quindi intercettano anche quelli che sono i vezzi di questa Giunta. Il messaggio è che occorre fare azioni "sul campo".
Anche i Municipi dovrebbero essere maggiormente presenti, dato il loro frequente stato di conflittualità sia con i cittadini che con l’organismo centrale. In questo ci vedo una strategia che non so a chi giovi visto che si continua con questa "ridotta" di un rapporto cittadino/istituzioni che porta i quartieri a un isolamento e un distacco tra centro e periferie.
C’è poi l’atteggiamento del Comune che preferisce promuovere la propria piattaforma, questa negazione a dare un sostegno ha il sapore di una diaspora poiché nelle delibere che Oliverio pubblica con costanza, facendo anche un servizio, ci sono migliaia di partecipazioni comunali, direi alcune davvero bizzarre, tuttavia degne di un’elargizione o sponsorizzazione, qui invece sospesa.
partecipaMi è come se fosse in una "terra di mezzo".
Poi il processo deve passare anche da un restyling che piaccia ai cultori della grafica e della facilitazione digitale, certamente importantissima per attrarre i digitali, assai attenti e sedotti anche dai dettagli. Per me i tempi sono quelli che furono, bottoni e leve, grasso e ingranaggi con in tasca il "Colombo" dove trovavi anche come far il pane.
Gianluca Gennai
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