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Inviato da avatar Bruno Alessandro Bertini il 05-07-2020 alle 16:50

Oggi ho assistito all'ennesima beffa meschina di questa organizzazione quasi criminale.

La domenica mattina c'è il mercato delle pulci in piazza cuoco e già prima del covid la linea 93 era sottoposta a un carico straordinario di passeggeri nel tratto che porta da piazza corvetto a porta vittoria in entrambe le direzioni.

Oggi, col covid, la capienza dei mezzi è dimezzata e potete immaginare cosa comporti.

Una azienda seria avrebbe perlomeno raddoppiato le corse, ma se le lasci ogni 15 minuti è matematico che poi ti crei un problema e non puoi fornire un servizio pubblico.

Oggi rientrando ho assistito al peggio: il mezzo era completo, ok, ma c'era gente che doveva scendere e ovviamente questo avrebbe creato spazio per far salire alcuni passeggeri.

Il problema è che dopo 14 minuti di attesa alla fermata c'era una ressa di almeno 20 persone con pacchi e pacchetti.

Non tutti avrebbero potuto salire (e presumo che comunque ci avrebbero provato visto che era mezzogiorno e mezzo).

L'autista ha quindi avuto la geniale idea di sorpassare la fermata e fermarsi venti metri dopo per far scendere.

Sorvoliamo sul fatto che semplicemente non si può assolutamente fare.

Ho assistito alla corsa dei disperati.

Quelli più svegli, una volta capito cosa stava accadendo, si sono messi a correre coi loro pacchi e pacchettini su per il cavalcavia.

Donne, bambini e anziani compresi alla conquista di un posto sull'autobus.

Nel mentre che tre o quattro persone scendevano solo in due sono riusciti a raggiungere il mezzo.

Gli altri si sono visti chiudere letteralmente le porte in faccia anche se c'era spazio.

Questo perché aspettare ancora avrebbe significato far arrivare al filobus la ressa.

Quindi porte chiuse in tutta fretta.

C'è stata una timida protesta di un signore mandato a quel paese senza mezzi termini dall'autista, io mi sarei piazzato davanti al mezzo fino all'apertura delle porte ma lui ha desistito.

Ebbene questa è interruzione di pubblico servizio, non quando uno dimentica un sacchetto nella metro.

Viviamo in uno stato terrorista in cui il cittadino è solo uno sfigato che deve pagare e tacere.

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