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Ho già affrontato l''argomento in Luglio, quando il problema dei monopattini era ancora un tabù.
Purtroppo chi lo utilizza abitualmente, non ha la percezione del pericolo e andrebbe studiato meglio il fenomeno, se non altro per carattizzare l'idividuo medio che ne fa un uso abituale. C'è da dire che non c'è ancora quell'attenzione che dovrebbe esserci da parte della Polizia Municipale, la quale dovrebbe avere strumenti legislativi per intervenire, ma potrebbe anche individuare strumenti sia di persuasione che di repressione a livello cittadino, facendosi promotrice per una regolamentazione a livello nazionale, sperimentando dei metodi, delle misure per arginare un fenomeno che obbiettivamente è imbarazzate per una città come Milano, nota per il pragmatismo e l'approccio ragionato sulle cose.
Certamente manca il senso critico da parte dei fruitori del mezzo di spostamento, sicuramente si sono smarriti molti valori del vivere civilmente in mezzo agli altri, ma non vanno sollevate le responsabilità da chi ha esaltato questo giocattolo estremamente pericoloso, elevandolo a nobile strumento di contrasto all'inquinamento, argomento che apre a chiunque le porte del salotto buono di Milano.
Gianluca Gennai
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