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Il problema dell'uso dei parchi da parte dei cani e dei relativi accompagnatori è atavico e - in altre zone - ha portato qualche tensione. In un neonato microparco in zona 1 si era pensato - con le associazioni di quartiere di fare una piccola area aggregativa ed inclusiva, con gestione del verde da parte di giovani e meno giovani con fragilità mentale, aree per gli anziani e per i bambini con difficoltà motoria e mentale. la risposta fu: "a poche centinaia di metri c'è un parco (risicato e con spazi già attrezzati per normodotati), questo serve a noi". Nel parco c'è una discreta area cani.
Credo quindi che la cartellonistica non possa prendere il posto dell'educazione e del rispetto. D'altronde ormai è evidente che portino maggiore attenzione, like e voti gli animali degli esseri umani.
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