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Premetto che sono d'accordo con CARLO SINI: "L' UOMO, LA MACCHINA E L' AUTOMA" che l'uomo è originariamente un cyborg, a partire dall'evoluzione del ruolo della mano, da organo a protesi utensile.

La progettualità umana ha rischi oltre che opportunità difficilmente prevedibili, come nei casi dell'ingegneria genetica qui discussa e di quelle ecologica e nucleare, per cui certi rimedi possono essere peggiori del male.
Atteso che il cosidetto principio di precauzione ignora il rischio del NON fare, credo che sia necessario, oltre la simulazione, un approccio sperimentale anche all'azione umana, come alla ricerca scientifica: MAI fidarsi di soluzioni definitive, ma controllare i lavori in corso, valutare sistematicamente i risultati e imparare dagli errori, per evitare gli orrori.
Idem per la democrazia: illusorio che garantisca di per sé il buon governo, oltre a limitarsi a prevenire il peggio.