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Anche motivato dagli effetti deleteri sul clima culturale della nostra città, con la censura o esaltazione di artisti per le loro idee politiche, riprendo la proposta HoloCity alla radice, perché suggerisce come prevenire conflitti come quello ucraino ed i relativi rischi, per il combinato disposto, delle guerre con le crisi sanitarie e ambientali.

HoloCity prevede un approccio "glocale", per non buttare il "bambino" della cooperazione globale, con l'"acqua sporca" del disagio locale alla diversità, quindi:

• da una parte ammette regimi - economici, sociali e politici - differenziati, in relazione alle corrispondenti circostanze locali;
• dall'altra prevede che persone e produzioni stiano dove meglio credono vivere, lavorare, acquistare e produrre;

ma richiede di:

• rinunciare alla pretesa globale di imporre i propri modelli economici, sociali e politici, a fronte della pace e della libertà di migrazione delle persone e commercio delle merci;
• convertire gli apparati militari alla battaglia climatica, come da allegata proposta "eco-pacifista";
• collettivizzare le risorse locali, naturali e arificiali, ripartendone equamente i vantaggi, tra gli interessati, per evitare monopoli e sfruttamenti, nazionali o privati.

Si tratta di un programma ambizioso e una rivoluzione, rispetto a certi pregiudizi e sentimenti correnti, su cui è indispensabile concepire una riforma progressiva e prevenire il rischio di distopia.