Rispondi
Rispondi a:
Pubblico anche qui quanto ho pubblicato nei giorni scorsi sul mio profilo Facebook:
BUFALE A SAN SIRO - 2
NON CI SONO ALTERNATIVE
Oltre al progetto Aceti Magistretti, molti sono i progettisti che hanno pensato a come rispondere alle esigenze delle società, rivitalizzando il Meazza.
Eccone un altro.
Marcello Pozzi, da un lontano studio di Los Angeles, per passione e amore per la sua città, ha speso tempo e denaro per regalare a Milano la sua proposta per salvare il Meazza.
https://www.dropbox.com/s/etnjhv7fjzcfbi9/progetto%20POZZI.pdf
Un progetto presentato al Sindaco Beppe Sala, all'Assessore Giancarlo Tancredi e prima di lui Pierfrancesco Maran, ma tenuto nei cassetti dell'amministrazione senza che i cittadini ne conoscessero l'esistenza.
Cittadine e cittadini a cui non si ha nessuna intenzione di chiedere cosa pensino di tutto "quer pasticciaccio brutto dello stadio Meazza", negando un legittimo referendum e preparando un eterocondotto dibattito pubblico.
Tempi brutti in Salamarca.
BB
BUFALA A SANSIRO 3 - (azzurra per meriti sportivi).
Se non fate quello che vogliamo noi ce ne andiamo.
E allora?
Sarebbe veramente una tragedia?
Tolto che vedo veramente difficile che entrambe le squadre Milanesi rinuncino al Meazza, per andare in mare aperto, ma, ammesso e non concesso che ciò possa avvenire, sarebbe veramente un abbandono senza rimedio.
Veramente il Meazza andrebbe in rovina per il mancato utilizzo, come paventa il Sindaco Sala ?
Oggi, con una media di pochi concerti l’anno la società Mi Stadio, di Milan e Inter, incassa più dui tre milioni di euro l’anno dall’affitto per i concerti.
Quanto incasserebbe se la possibilità dei concerti si estendesse a tutto l’anno invece che solamente nel periodo estivo?
E quanto incasserebbe con altri sport, eventi, attività che oggi non trovano spazio negli impianti milanesi.
Non sembrano proprio irraggiungibili i dieci milioni che attualmente dovrebbero versare le squadre. (e che non versano del tutto)
Lo sembrano a chi non ha idee di come valorizzare il patrimonio che gli è stato affidato dai cittadini e pensa di poterlo regalare agli interessi privati.
Sembrano irraggiungibili a chi casca, o vuole cascare, nel tranello delle minacce di chi si presenta con l’arroganza del denaro e bluffa senza saper bluffare.
BUFALE A SANSIRO 4! CUI PRODEST
La domanda, la vera domanda a cui il dibattito pubblico dovrebbe dare risposta è:
"Quali sono i vantaggi per la collettività, per la città, per i cittadini e le cittadine, generati dalla cessione ai privati di un pezzo del nostro territorio?"
Ma con un Sindaco, Beppe Sala, incapace di qualsiasi progettualità, ma amministratore di condominio degli interessi dei piani alti, con il verbale del dibattito pubblico già scritto, queste non sembrano proprio le intenzioni della nostra amministrazione.
E chi pagherà saranno i cittadini
BUFALE A SAN SIRO 5 - CUI PRODEST
Dubbi espressi da Italia 1, non da quei vetero conservatori contrari alla modernità che nulla vogliono e tutto osteggiano.
Gentile Sindaco, Beppe Sala a chi giova tutto ciò?
Quali i miglioramenti, quale le attenzioni, quali i vantaggio per i cittadini milanesi?
Questa è l'unica domanda che chiediamo si faccia un Sindaco, questa l'unica risposta che aspettiamo.
Non è il caso di incominciare a dire la verità?
BUFALE A SANSIRO 5
Si Può Fare. Il Meazza si può ristrutturare e rigenerare cosi da rispondere a tutte le esigenze delle squadre.
Bisogna volerlo e bisogna ascoltare le proposte degli ingegneri Mascheroni, Aceti e Magistretti a cui se ne possono aggiungere molte altre se si avrà l’intelligenza di bandire un concorso internazionale.
Smascherate definitivamente, durante il Dibattito Pubblico di ieri sera, le motivazioni delle squadre.
Che tutti sappiamo essere ben altre ma non quelle di una impossibilità tecnica o operativa o funzionale.
La vera motivazione viene da lontano. E viene da quando una scellerata scelta dell’amministrazione concesse l’edificabilità dell’area del trotto.
Da lì l’esigenza di allontanare lo stadio dalle future residenza che dovranno essere vendute a decine di migliaia di euro al mq.
Questa l’unica ragione, la sola, la reale che spinge le squadre a demolire e ricostruire, in fronte ad altre residenze, il loro nuovo gioiellino.
Ed è qui che potrebbe entrare in gioco il famoso Piano D’Area proposto dall’attuale assessore alla rigenerazione urbana, Giancarlo Tancredi (quello all’urbanistica è saldamente guidato, da anni, da Manfredi Catella).
Un piano che per essere utile deve avere il coraggio di rimettere in discussione anche quello che è già stato deciso.
Perché a un errore si pone rimedio correggendolo, non perpetuandone gli effetti.
Con il coraggio di chiamare tutti i soggetti in gioco e di ridefinire la scacchiera dell’are San siro
Diversamente rimarrà un Piano d’Area Fritta
BUFALE A SAN SIRO 6
LE RAGIONI DELL’ALTRO
Torniamo, per meriti, sportivi all’azzurro.
Secondo incontro del Dibattito Pubblico
Titolo: “le ragioni dell’intervento”
O meglio le ragioni delle squadre.
La prima bufala è nel titolo.
E infatti le ragioni espresse sono quelle delle squadre, o meglio dell’investitore immobiliare.
Niente che consideri le ragioni dell’altro.
Altro, che in questo caso siamo tutti noi, è il Pubblico, l’Interesse Pubblico.
Quello che dovrebbe difendere e proteggere il Beppe Sala Sindaco di Milano senza che debbano farlo i cittadini.
Un dibattito che continua a ruotare intorno agli interessi di pochi sulla schiena di molti.
Un dibattito in cui il tempo dedicato ai cittadini, centinaia di migliaia, è uguale a quello che viene concesso agli investitori immobiliare per piazzare la loro proposta.
Una partita truccata con dei picchi di umorismo.
Come quando il rappresentante del Milan Bonomi ci dice che solo con il nuovo stadio le squadre torneranno a vincere in Europa.
Ride tutta la sala è ride anche la Bufala Azzurra che dimostra come non serva uno stadio per stravincere in Europa.
Basta il vecchio e storico San Paolo.
È una squadra di calcio, non una compagnia di agenti immobiliari.
Accedi
Devi inserire Nome utente e Password per inviare un messaggio. Se non li hai prosegui inserendo il contenuto della risposta e i dati personali (nome, cognome e email) oppure Registrati