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Case di VIA VALLA 25

Nell'ultimo incontro con i sindacati, la proprietà delle case di via valla ha esposto, detto con parole mie, la propria posizione: vendere, vendere, vendere ancora.

Siamo in una economia di mercato, non ci sarebbe nulla da rimostrare se però non ci fossero, sempre detto con parole mie, dei "non trascurabili dettagli". Cosa sono, anzi chi sono? Sono le persone che non possono in alcun modo, nemmeno con l'accesso a finanziamenti specifici, acquistare l'appartamento e che nemmeno possono permettersi di pagare un affitto da mercato libero. Ma con la vendita frazionata questo non sarà un problema delle immobiliari; lo sfratto sarà molto probabilmente chiesto dal nuovo proprietario dell'appartamento, appartamento che risulterà occupato da un inquilino con il contratto scaduto e quindi in posizione già indebolita da prima della vendita (cittadini contro cittadini).

Tutto sarà risolto con una e semplice parola: sfratti. Si manderanno via questi "non trascurabili dettagli", spesso in solitudine, via dal quartiere dove hanno la loro vita, le loro relazioni sociali?

Credo che l'amministrazione pubblica possa fare molto; sia per aiutare queste persone che per indurre a prender carico delle proprie responsabilità gli attuali proprietari delle case ex enpam.

La responsabilità sono quelle verso i "non trascurabili dettagli": preparare per loro un piano che gli permetta di continuare a vivere dove sono, senza essere sradicati e sparsi in giro chissà dove, qualcuno anche in rsa, io non lo escluderei.

L'Amministrazione Pubblica può far molto per evitare il dissolvimento sociale e personale di queste persone deboli e senza difese; si può intervenire con Milano Abitare, l’Agenzia per l’affitto accessibile del Comune di Milano?

Noi non dobbiamo solamente alleviare miseria e sofferenza, dobbiamo far di tutto affinché non siano create nuove miserie e nuove sofferenze.

Qui sotto l'intervista ad Antonio Alemanno,

rappresentante degli inquilini dei palazzi ex enpam di via valla 25.