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Inviato da avatar Roberta Cipolli il 23-05-2023 alle 16:35

LA CURA DELLA CASA COMUNE

- 13 Maggio 2023 – Nocetum

Verso l’Assemblea Sinodale del Decanato Vigentino – Prima Tappa

Dopo un’iniziale fase di presentazioni e saluti, viene proiettato un breve video di stimolo al lavoro sulla cura della Casa comune realizzato da Silvia D’Ambrosio di Caritas Ambrosiana. Al termine inizia il lavoro di confronto organizzato come segue.

Prima fase di lavoro

Si chiede di scrivere su un foglio fino a 5 priorità in ambito ambientale/ecologico, desunte da quanto ascoltato e dall’esperienza personale, dei gruppi e delle associazioni relative, rispondenti alle seguenti domande:

  1. cosa possiamo fare come singoli e/o enti?

  2. cosa possiamo chiedere alle istituzioni?

Seconda fase di lavoro

Inizialmente a coppie, poi in gruppi di quattro persone, via via accorpandosi fino a gruppi di circa otto persone, si effettua una selezione delle priorità individuate per arrivare ad individuarne dieci che possano essere significative per tutti i partecipanti. Tutte le priorità di volta in volta scartate vengono comunque conservate e verranno trasferite successivamente in una tabella a parte.

Terza fase di lavoro

Attraverso un confronto tra tutti, si rileggono insieme le dieci priorità per individuare le sinergie che è possibile attivare sul territorio e le azioni che si vogliono suggerire alla futura assemblea sinodale.

Come indicazione generale i partecipanti chiedono che le azioni future mantengano un “pensiero laterale”, nel senso che non siano influenzate da schemi prestabiliti e preconcetti ma siano aperte e creative. Chiedono inoltre che su tali azioni venga effettuato un monitoraggio con verifica di quello che verrà fatto.

Si individuano quindi le seguenti azioni finali:

a) Verso le istituzioni: promozione di scelte sistemiche nelle normative di salvaguardia, protezione, tutela e controllo, con adozione di politiche di equità ambientale e sociale, che prevedano anche delle strategie di compensazione degli squilibri ecologici che si dovessero verificare.

 

b) Partecipazione inclusiva di associazioni, cittadini e parrocchie con ascolto reciproco e condivisione con un codice etico comune. Istituzione di una figura di riferimento delle comunità parrocchiali dedicata ai rapporti con il territorio.

 

c) Promozione di laboratori e incontri aperti (ad esempio cascine aperte e depuratore di Nosedo), di adattamento alla trasformazione futura dell’ambiente (ambito urbanistico, sociale ecc. )

 

d) Individuazione di azioni concrete (piantare alberi, riciclo, educazione ambientale, pulizia dei corsi acqua, orti e giardini condivisi, patti di collaborazione territoriali, utilizzo di aree verdi pubbliche) per fare cultura (sensibilizzazione, educazione e formazione)

 

e) Cura della comunicazione con strumenti sociali “onlife” (piattaforma partecipami)

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