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Inviato da avatar Gianluca Gennai il 07-06-2023 alle 10:19

Gentilissimi Signori Chianca e De Ciechi,

vi ringrazio per il vostro interessamento e la partecipazione che per me è fondamentale.

In questa risposta, vorrei anche precisare una mia posizione sull'argomento, forse non meglio definita.

Sono del parere che i centri di Accoglienza siano un esempio di grande civiltà che certamente Milano esprime per la sua storia e per il carettere dei milanesi, famosi per essere accoglienti e generosi.

Oggi purtroppo il problema non è il centro di accoglienza in se (a parte il caso specifico che è un unicum a Milano),  ma la gestione dei flussi e l'organizzazione degli ospiti, oltre che le scelte scellerate fatte sui luoghi dove questi centri dovevano essere aperti. L'idea di concentrare simili opere di bene in aree periferiche, ha coniciso con un addensamento di individui al limite della società, che sono stati attratti dalla città del benessere, della ricchezza, della bellezza. Si sono unite quelle forze della disperazione e della lontanza dalla società, che andavano tenute separate.

Oggi si assiste a un declino sociale generalizzato, a una perdita dei valori civici, tali da non poter contrapporre una resistenza alla continua pressione esercitata da una società dell'oltre limite, da qualsiasi parte la si osservi. Da una parte una richezza che aumenta la forbice sociale tra chi la detiene e chi no, prevalentemente concentrata nel centro città,  dall'altra una concentrazione di strati di società aliene che hanno portato modelli di vita basati sulla violenza, la sopraffazione, la sottomissione del più debole. Tutto mitigato da un denominatore comune, i social e una cultura della superficialità e dell'edonismo sciatto, privo di senso critico, fino a scimmiottare modelli lontani e irraggiungibili ma familiari per via dei social, anche facendo cose prive di senso dell'equilibrio e spesso incuranti dell'altro, visto come un limite se non un ostacolo da sopprimere. Oramai gli influencer sono dei "messia", macchine di promozione del nulla, spregiudicati promori di modelli di vita, filosofie dell'orrido, fino a denigrare i modelli normali, poiché antitesi dell'anti verbo, apparentemente innoqui i più, eppure devastanti di menti sempre più giovani che si annullano nell'apparire. Ci sono anche aspetti positivi sia chiaro e molti giovani riescono a gestire i social molto bene. 

In mezzo il ceto medio, il lavoratore (come si chiamava una volta, prima che trovassimo termini cool). I bravi cittadini, l'aziano, i bravi giovani,  e in generale quel milanese delle buone maniere e del morigeratezza. Un ceto medio impoverito e lasciato in balia di queste forze contrapposte ma concentrate sull'aumento dei loro poteri, da una parte sulla speculazione, dall'altra sulla sopraffazione, sul terrore fino a domaniare con la violenza e le azioni malavitose, gli spazi geografici di Milano (forse tutti).

Purtroppo Musocco oggi, vive questa realtà fatta di un quotidiano sempre meno adatto alla vita del cittadino e sempre più limitante, fatto di paure, di mancanza di senso della sicurezza, Noi impegniamoci a mantenere alta la vigilanza e la tutela del nostro quartiere, confidando in un futuro migliore. 

Gianluca Gennai

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