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Non mi piace che le vittime debbano sempre essere lì a dovere giustificare anche il loro essere vittime.
Indipendentemente dalle cause e responsabilità, gli incidenti che coinvolgono pedoni o ciclisti hanno come parte maggiormente danneggiata proprio questi ultimi, per cause puramente fisiche: massa e velocità fanno la differenza.
Se peso 100 chili e corro a piedi senza guardarmi intorno e travolgo un bimbo di 10 kg che mi taglia la strada, probabilmente la responsabilità è più mia perché sono io che posso ammazzare, non del bimbo disattento.
Condividere gli spazi sulla strada significa che chi è più pericoloso e quindi può provocare più danni debba prestare più attenzione.
Una volta che hai fatto male seriamente a qualcuno, c'è poco da dire che ha infranto il codice della strada.
Ricordo, in tempi antichi, che a scuola guida questo mi dicevano. "Procedere a prova di scemo che si butta davanti alla vettura". Difficile che succeda in autostrada, ma in città gli spazi sono limitati e condivisi da tanti, e non è detto che gli scemi siano sempre gli altri.
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