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Inviato da avatar Anna Di Scipio il 25-10-2011 alle 23:46

MEDIO TUTISSIMUS IBIS, tradotta letteralmente, significa nel mezzo camminerai sicurissimo.

È il consiglio dato da ELIO, il dio del sole, a FETONTE, suo figlio, che si accingeva a guidar il carro del Sole.
In senso più generale si intende che la via di mezzo, lontana da ogni estremo, è la più sicura, ma ovviamente il figlio ignorò il consiglio, con le conseguenze che tutti conoscono.

http://it.wikipedia.org/wiki/Fetonte

Secondo il mito, Fetonte, per far vedere ad Epafo che Elio era veramente suo padre, lo pregò di lasciargli guidare il carro del Sole; ma, a causa della sua inesperienza, ne perse il controllo, i cavalli si imbizzarrirono e corsero all'impazzata per la volta celeste: prima salirono troppo in alto, bruciando un tratto del cielo   Gli abitanti della terra chiesero aiuto a ZEUS che intervenne per salvare la terra e, adirato, scagliò un fulmine contro Fetonte, che cadde alle foci del fiume ERIDANO, nell'odierna CRESPINO sul PO. Le sue sorelle, le ELIADI,(  i loro nomi ed il loro numero varia a seconda degli autori ,tra loro si possono citare Astride, Dioxippe, Egle, Elie, Febe, Fetusa e Lampezia

Quando il fratello morì cadendo nel fiume ERIDANO le ELIADI, iniziarono a piangere senza sosta, tanto che le loro lacrime si tramutarono in ambra e loro stesse si trasformarono in pioppi.

Secondo alcuni mitografi, fu in questa occasione che Zeus fece straripare tutti i fiumi uccidendo completamente il genere umano a eccezione di DEUCALIONE e PIRRA.

Breve storia della mitologia greca per far capire alla consigliera e ad altri che da una segnalazione di un cittadino mi sembra di capire che ne ritraiamo  solo parole, parole, parole.

Troppo spesso i dibattiti politici si incentrano sui dati statistici relativi alla sicurezza che, nella maggior parte dei casi, divergono dalla percezione di "Insicurezza" del cittadino. Un gap mai colmato nel tempo che offre asilo alle bugie della politica ed alle carenze croniche del sistema sicurezza. Allora quale strada seguire:" quella del rilevamento statistico o quella della gente?". Forse dovremmo affidarci alla saggezza dei nostri antenati che affermavano "In medio stat virtus". Tutti parlano di "tolleranza Zero" senza avere cognizione delle basi origine della teoriche si cui si fonda, la c.d. "teoria delle finestre rotte", frutto dell’ingegno dei criminologi James Q. Wilson e George Kelling ed approdata agli onori delle cronache solo dopo che il ex Sindaco di New York Giuliani decise di utilizzarla per ripristinare l’ordine nella "Grande mela". Nessuno però parla dell’attenzione che, da tempo, gli studiosi americani rivolgono alle problematiche della sicurezza, sfatando il mito del sindaco sceriffo che si addice, forse, ad alcuni amministratori nostrani. Un esempio importante di come, al di là dell’oceano, si cerchi di coniugare la rilevazione dei dati con la voce della comunità ci è dato dal NCVS (National Crime Victimization Survey), utilizzato per la prima volta nel 1972 (pensate quanto siamo indietro!) come strumento complementare ai rapporti redatti dall’FBI. Il NVCS offre un quadro dettagliato del crimine visto dalla parte della vittima. Si tratta di un sondaggio eseguito tra 50.000 famiglie campione rappresentative della popolazione americana. Nel 1992 sono state apportate modifiche sostanziali al questionario con lo scopo di portare alla luce soprattutto i crimini mai denunciati. I questionari, elaborati da esperti, incoraggiano gli intervistati a raccontare anche episodi criminali di cui sono stati testimoni o vittime, ma che non sono stati da loro percepiti come tali. In particolari quartieri, per esempio, può essere ritenuto normale subire intimidazioni, molestie e aggressioni di vario tipo. Può succedere che gli studenti ritengano legittimo il potere di bande che agiscono all’interno della scuola o che tra i banchi circolino droghe e armi. Spesso i questionari sono l’unico mezzo per rilevare violenze raramente denunciate, come quelle commesse da persone non sconosciute dalla vittima (incluse quelle domestiche) e per raccogliere testimonianze di dubbi e sospetti da parte di vicini, insegnanti, familiari su quanto accade all’interno delle mura domestiche. I questionari registrano inoltre situazioni di disagio non ancora sfociati in reato, ma potenzialmente a rischio. Si è notato che spesso sono percepiti come reati solo quelli commessi da sconosciuti, con atti di estrema violenza o con uso di armi. Il NCVS ha permesso di portare alla luce numerose aggressioni senza armi che hanno procurato comunque danni alla vittima. Per portare alla luce molestie sessuali sono state inserite nel questionario domande multiple e non dirette sulle relazioni tra familiari e conoscenti. Chi si sottopone al test è stimolato a rispondere anche se solo sospetta che qualche reato sia stato commesso. Sono poi psicologi ed esperti criminali ad analizzare e valutare le risposte e a inserirle nelle categorie predefinite. La compilazione dei questionari NCVS ha permesso di sensibilizzare in particolar modo donne e minori, evidenziando che non soltanto lo stupro è un crimine sessuale, ma anche le molestie, gli insulti e le minacce verbali a sfondo sessuale, l’imposizione, anche con pressioni psicologiche, ad avere rapporti sessuali. Il questionario ha evidenziato un numero di crimini a sfondo sessuale 3-4 volte superiore a quelli denunciati. Il NCVS raccoglie anche informazioni collaterali sul fatto (data, luogo di commissione, caratteristiche del reo e suoi rapporti con la vittima, tipo di conseguenze subite dalla vittima stessa ecc.) e il motivo per cui è stata o non è stata fatta la denuncia. Le famiglie, selezionate sono un campione giudicato rappresentativo della popolazione americana. I questionari sono sottoposti a cittadini sopra i dodici anni di età. La scelta (mensile) è curata dal Bureau of the Census. Agli intervistati viene richiesto di rispondere al questionario ogni sei mesi per un totale di sette volte in un periodo di tre anni. La prima e la quinta intervista sono fatte "faccia a faccia", le rimanenti per telefono. Il 95% delle persone intervistate decide di rispondere. Il NCVS non si compone soltanto di domande dirette, ma è formulato in modo da fornire agli analisti la chiave per interpretare indizi che rivelino la "vicinanza al crimine" da parte degli intervistati: possono essere individuate vittime inconsapevoli (spesso bambini), o testimoni reticenti, o responsabili di reati più o meno gravi non percepiti come tali. Nel caso che l’intervistatore rilevi una vicinanza al crimine, il questionario prevede una serie di domande di approfondimento. I questionari sono stati molto utili anche per indirizzare messaggi rassicuranti ai cittadini, quando la loro percezione del crimine fosse ingiustificata rispetto alla situazione reale. Originariamente l’intervistatore NCVS usava carta e penna. Ultimamente è stato introdotto un sistema computerizzato, il Computer-assisted telephone Interviewing (CATI). POTREBBE SERVIRVI UN'IDEA IN QUESTE GIORNATE VENTOSE?

Ma mi sembra di capire che questa amministrazione voglia fare il matrimonio con i fichi secchi come si suol dire, lo sapete benissimo che il problema dei rom, sinti e camminandi non e' di facile soluzione, e il cammino intrappeso dalla precedente amministrazione non solo era rispettoso delle leggi, ma salvaguardava il cittadino da violenze e sorprusi perpetrati da questo popolo, esempio ne e' i nuclei collocati all'interno delle case popolari, e mi preme ricordare a 20 euro di affitto al mese a distanza di vari mesi hanno preso il sopravvento danneggiando ascensori e trasformando le cantine ed i solai a deposito di ogni sorta di masserizia, minacciando gli abitanti dei cortili e si possono gia' avvistare  segnali sui caseggiati.

PER ORA SIAMO ALL'ERTA...E SI SPERA CHE CI FERMIAMO QUI CREDO PROPRIO CHE A LUNGO ANDARE SE INSISTETE NELLA VOSTRA POLITICA QUI SARA UNA GUERRA TRA POVERI!

http://tubiamo.net/2011/05/05/le-iene-show-i-segni-degli-zingari-sui-citofoni-4052011-video/

Basta curiosare alcuni siti come per es. http://www.sivola.net/dblog/articolo.asp?articolo=4602

per rendersi conto che nemmeno all'interno dei campi rom e sinti c'e' accordo alcuno e si scorge benissimo che la volonta' e' solo ed esclusivamente vostra e della vostra maggioranza affinche' si sprechino risorse per un'impresa che al cittadino milanese costa un occhio della testa e ai rom e sinti non glie ne frega piu' di tanto, lo sanno tutti che ai loro paesi (e non solo) sono proprietari di immense proprieta' create su delinquenza e malaffare.

Un capitolo a parte andrebbe aperto sul tribunale dei minorenni. Non e' piu' tollerabile vedere neonati utilizzati per l'elemosina. Per quelle madri come avviene per  le famiglie degli italiani ritenute inadatte, si deve pensare ad un allontanamento dei figli.

Ma dove finiscono quei fiumi di danaro erogato da piu' parti e a piu' riprese, tutto alle associazioni che si occupano di nomadi? ci vorrebbe una buona verifica anche perche' chi e' a diretto contatto nei campi percepisce uno stipendio di circa 1.200 euro, per 7 ore di presidio giornaliero all'interno delle aree attrezzate e (pochi di loro conoscono le norme giuridiche, infatti le risse sono all'ordine del giorno) e non conoscono nemmeno nozioni di base per il pronto intervento medico.

Vorrei inoltre far notare che che in base alle nuove leggi sin dal 2008 il prefetto ha funzioni di Commissario e' ha il potere di attivare organizzazioni, quando il Comune ed i consigli di zona sono inattivi (ed attualmente lo siete), nessuno di voi consiglieri ha chiesto l'intervento della Croce Rossa tra l'altro a costo zero.

Non a caso se andiamo a spulciare tra le associazioni ci accorgiamo che sono tutte di sinistra!

allora... chi truffa il truffatore?

Di Scipio Anna

Associazione Consiglieri di strada

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