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Inviato da avatar Roberta Cipolli il 08-01-2024 alle 22:04

A livello comunale si prenderanno forse le gravi responsabilità che derivano dalle criticità amministrative e burocratiche dello smembramento di un Istituto con oltre mille alunni, nel bel mezzo del PNRR, senza nessuna reale necessità nė vantaggio o utilità sociale per nessuna delle parti coinvolte? 

Cosa costava assorbire in toto Elsa Morante con 505 alunni a questo punto, senza problema di rendicontazione, scorporo, trasferimento uffici ecc.?
Gettando invece nel caos il Fabio Filzi anche il Morante non ne potrà trarre, a nostro parere, alcun reale beneficio, mentre viceversa le cose avrebbero funzionato in modo più fluido, anche se con qualche fatica iniziale, se ne sarebbe venuti a capo e sarebbe stato il bene maggiore reciproco a vincere.
Basta poco per realizzarlo, venirsi incontro a meta strada e le soluzioni, le connessioni le avremmo trovate strada facendo in modo naturale.

Come possiamo prendere ora sul serio promesse di presunto futuro sostegno dall'Assessorato all'Educazione, che ai nostri occhi, nel triangolo Gerosa (Municipio5) - Perego (Municipio4) - Pontone (Comune) che spingono coesi nella stessa direzione irrazionale per separare e dividerci in una logica segregazionista, si è compromesso, continuando a difendere una scelta che azzera le uniche progettualità a livello regionale per la gravissima disabilità?
E non solo quelle (ma mi concentro per ora sul tema disabilità)!

Cosa ce ne facciamo infatti di altri eventuali fondi dopo che sarà saltata, ad esempio, la Convenzione della cooperativa che garantiva alto livello di specializzazione personale educativo e quando a settembre non si riusciranno a fare tempestivamente le nomine del sostegno ad alta specializzazione, richieste per patologie e diagnosi complesse?

Cosa pensano, che ci vogliano due giorni per rifarla in due nuovi Istituti e senza nemmeno la prospettiva di una Dirigente stabile e con anzianitá di servizio maggiore, che sa giá di cosa parliamo ed è vivamente impegnata da 5 anni su questo fronte?

Con cosa pensano di motivare il personale docente e ATA a rimanere in una situazione del genere dove per mesi e forse anni ci si dovrà riassestare?

E nel frattempo le denunce e diffide delle famiglie colpite da questa delibera assurda, che vedranno smantellate di colpo tutte le strutture e progettualità interne necessarie, che garantivano una tenuta a Scuola dei loro figli, assicurando il diritto ad apprendere e ART. 3, a chi le inoltreremo, quando saremo da SOLI a gestire i comportamenti problema, prevenire le crisi in classe, senza il personale di supporto qualificato in un rapporto 1:1, senza laboratori didattici integrati con terapie occupazionali ad hoc?

Senza contare l'implosione a cui è destinato il Marcello Candia, che - ben consapevole della situazione del plesso a più alta complessità da assorbire e trovandosi giá in una situazione simile, subito si è attivato per sostenere la nostra petizione...
- perché si troverà a gestire a breve l'impossibile senza conoscere minimamente il pregresso;
- non ha il tempo materiale per attivare tempestivamente le risorse e le progettualità poiché serve un'ALTA FORMAZIONE SPECIFICA e tirocinio pratico sul modello psicoeducativo TEACCH che non si improvvisa da un giorno all'altro, mentre la Fabio Filzi, con la sua esperienza ventennale,  ha potuto fino ad oggi fare Scuola ed esportarla all'occorrenza a chi ne faceva richiesta.

E sarebbe con superficiale recidiva che Assessorato all'Educazione e la vicesindaco Scavuzzo (che da settembre NON risponde alle email della Dirigente nè ha dato ad oggi alcun riscontro a noi docenti e addetti ai lavori), ci consegna al CAOS TOTALE, al sindacalismo più becero e tutte le disfunzioni organizzative che derivano!
Una Scuola che non funziona più come dovrebbe, come è legittimo chiedere che sia... a chi ė utile?

Ebbene, se non ci saranno almeno proroghe (previste a livello nazionale e regionale, ma ad oggi non attivate nè prese in considerazione dal Comune) nė ripensamenti su questa disumana e disincarnata decisione politica presa così a tavolino, ecco a voi servita la banalità del male, nel paradosso di un'amministrazione della cosa pubblica che si crede davvero e si proclama così green, sostenibile e... soprattutto inclusiva!

Politicamente questa decisione pesa ora sulla coscienza del Primo Cittadino di Milano, che sarà chiamato a rispondere a brevissimo alle famiglie coinvolte e alla cittadinanza, alla Regione e al Ministero.

Vogliamo tenerci stretta una Scuola sufficientemente buona, una Scuola che sia davvero per tutti e per ciascuno, una Scuola per la quale, per quanto imperfetta e perfettibile, ad oggi ha ancora senso alzarsi in piedi e "combattere" con le armi del diritto e della conoscenza... fino all'ultimo respiro!

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