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Inviato da avatar Enrico Vigo il 02-11-2011 alle 22:08

Milano continua ogni giorno a dare uno spettacolo indegno di auto mal parcheggiate, con disprezzo del codice della strada:

  1. in zona vietata;
  2. in zona blu senza pagare il parcheggio;
  3. in zona gialla residenti senza averne il diritto;
  4. in zona parcheggio riservato a diversamente abili;
  5. in doppia fila ad intasare traffico e a bloccare il tram;
  6. sui marciapiedi impedendo alle carrozzine dei disabili e dei bambini di muoversi;
  7. nei prati delle aiole devastando il verde;
  8. davanti ai passi carrabili;
  9. nelle zone pedonali con divieto di accesso e sosta vicino alle scuole;
  10. vicino alle curve e agli incroci in disprezzo del pericolo;
  11. sulle strisce pedonali.

Una indecenza quotidiana senza mai fine, urgono correttivi (geometria dei marciapiedi e delle aiole ad altezza tale da renderli inviolabili anche dai potenti SUV i più maleducati) e sanzioni, sanzioni, sanzioni, senza remore o pietismi, l’inciviltà è talmente diffusa da far rabbrividire e da rendere la città disordinata ed invivibile.

Approfittiamo del fatto che il Comune oggi è in cerca disperata di quattrini per assumere giovani collaboratori ausiliari del traffico in supporto alla Polizia Municipale e sguinzagliarli ovunque in città per un periodo di sei mesi, col compito preciso di dare un segnale forte alla città, e di rilevare a tappeto e con tenacia tutte le infrazioni possibili, nel contempo anche i vigili urbani si concentrino con più determinazione a rilevare le infrazioni per la sosta, con meno indulgenze e con più lena.

Il livello di inciviltà è tale in Milano che richiede un periodo di correttivi a tolleranza zero, con il massimo rigore ed una campagna di sanzionamenti senza precedenti, mi pare che questo tra l’altro si sposi con le pressanti esigenze di cassa del Comune, approfittiamone per dare una svolta di civiltà a Milano.

Non saremo mai una città europea evoluta se non la smettiamo di abusare dell’auto in area urbana parcheggiando scientificamente a casaccio in numero così massiccio e preoccupante con troppa strafottenza e arroganza.

Arriveremo in questo modo barbaro ad EXPO2015 a presentare una città così trasandata o riusciremo a traguardare una città più civile?

Proviamoci!

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