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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 13-11-2010 alle 14:52

Da milano.corriere.it:

http://milano.corriere.it/milano/notizie/politica/10_novembre_13/primarie-centrosinistra-sfidante-moratti-1804160551226.shtml

le Primarie del centrosinistra

Milano sceglie lo sfidante della Moratti, testa a testa Boeri-Pisapia

I democratici puntano a 100 mila votanti. Il centrodestra organizza una manifestazione parallela

MILANO - La partita è aperta. Sono primarie vere, quelle in programma domenica a Milano per scegliere il candidato che il centrosinistra dovrà contrapporre a Letizia Moratti in vista delle prossime amministrative. I sondaggi insistono sul fatto che sarà testa a testa fra l'avvocato Giuliano Pisapia, il primo a scendere in campo nel luglio scorso, e l'architetto Stefano Boeri, sostenuto con forza dal Pd. Corre anche il costituzionalista Valerio Onida, che continua ad accreditarsi come l'unico «candidato realmente indipendente» e che ha riunito intorno al proprio progetto nomi di spicco come quelli di Ermanno Olmi e Gherardo Colombo, Eva Cantarella e Lucia Castellano, direttrice del carcere di Bollate. Ultimo a iscriversi alla competizione è stato Michele Sacerdoti, ambientalista che ha fatto la campagna elettorale praticamente da solo, girando i quartieri in bicicletta e bevendo acqua rigorosamente di rubinetto.

Boeri ha intascato ieri l'endorsement di Pierluigi Bersani, che era atteso in città per un'uscita con il candidato, ma che poi ha optato per il videomessaggio. Con Boeri anche Rosy Bindi, dopo che già il vicesegretario del Pd, Enrico Letta, aveva annunciato: «Stiamo lavorando pancia a terra perché Boeri deve vincere». In realtà l'architetto, a cui viene contestato il fatto di aver progettato per i più grossi immobiliaristi milanesi e alla Maddalena, ha fatto di tutto per smarcarsi dall'appoggio del partito che secondo molti potrebbe giocargli a sfavore. E alla sua iniziativa di maggiore successo, il tavolo multietnico allestito domenica scorsa in via Padova, teatro dello scontro fra immigrati del febbraio scorso, Boeri ha voluto intorno il suo comitato e tanta gente non schierata.

Giuliano Pisapia, l'unico dei quattro ad aver avuto esperienze politiche (era stato eletto come indipendente alla Camera nelle liste di Rifondazione e ha presieduto la Commissione giustizia) ha avuto un solo sponsor politico, che però potrebbe pesare molto: sabato scorso, Nichi Vendola gli ha dichiarato sostegno, stima e affetto durante un incontro al Teatro dal Verme, che è stato preso d'assalto da migliaia di milanesi.

Una campagna elettorale molto combattuta, dunque, con qualche momento di tensione (Onida ha più volte denunciato il fatto che il Pd ha condizionato in maniera troppo pesante l'elettorato) e comunque con una partecipazione ampia: al punto che gli organizzatori sono convinti di poter portare alle urne 100 mila persone, superando gli 80 mila che nel 2006 avevano votato per le primarie che avevano eletto Bruno Ferrante. Ma quella volta, a differenza di oggi, il risultato era già scritto.

La grande mobilitazione pare avere già ottenuto un risultato: il Pdl ha organizzato per domenica una manifestazione al Teatro Nuovo, durante la quale sfileranno ministri e parlamentari a parlare di sicurezza, lavoro e università. E già sabato pomeriggio, a Palazzo Marino, incontro sulla sicurezza con il ministro Roberto Maroni assieme al sindaco di Verona Flavio Tosi, a Letizia Moratti e a molti sindaci leghisti del milanese. «Le primarie non ci interessano, noi siamo sul territorio», ribadisce il ministro della Difesa Ignazio La Russa. Ma c'è da giurare che almeno un occhio ai risultati gli uomini del Pdl lo daranno: perché non è un mistero che, nel caso di vittoria di Pisapia, considerato meno adatto a intercettare i voti dei moderati, acquisterebbe più forza il progetto di una candidatura di Gabriele Albertini a capo di un Terzo polo che riunisca Fli, Udc e delusi del centrodestra. Come si dice? Laboratorio Milano.

Elisabetta Soglio
13 novembre 2010


Da milano.repubblica.it:

http://milano.repubblica.it/cronaca/2010/11/13/news/primarie_milano_scegli_l_anti_moratti_sfida_all_ultima_scheda_pisapia-boeri-9083343/

POLITICA

Primarie, Milano sceglie l'anti Moratti
sfida all'ultima scheda Pisapia-Boeri

Oggi le primarie del centrosinistra: 128 seggi aperti dalle 8 alle 20. In nottata l'esito del voto
In corsa anche il giurista Onida e l'ambientalista Sacerdoti. Obiettivo: in centomila alle urne
di ORIANA LISO

Calcetto, gospel ed exit poll. Gli ingredienti ci sono tutti: dopo una campagna elettorale durata più di due mesi — e molto combattuta — oggi a Milano si deciderà il nome del candidato sindaco del centrosinistra per le Comunali della prossima primavera. L’azione di “disturbo” del centrodestra sarà una passerella di ministri e istituzioni locali pidielline.

Quattro i nomi in gara per le primarie che contano di portare ai seggi oltre centomila persone: ma il testa a testa annunciato è tra l’architetto Stefano Boeri e l’avvocato Giuliano Pisapia. Sostenuto dal Pd il primo, da Sinistra e libertà, Rifondazione e Comunisti italiani il secondo, hanno chiuso la campagna elettorale con due appuntamenti molto simbolici. Boeri ha messo in campo una partita di calcetto — finita in parità — sotto l’Arco della Pace, con il commento di Bruno Pizzul, distribuendo a chiunque volesse partecipare pettorine rossonere e nerazzurre: perché siamo a Milano, ma anche per ricordare che questa sera a San Siro si gioca il derby (e tutti i quattro candidati sono interisti). Pisapia, invece, ha scelto di portare al tramonto in piazza dei Mercanti, a due passi dal Duomo, due cori gospel, per ricordare che «tante voci diverse che si uniscono fanno un complesso unico». Ultimi giri in camper per il presidente emerito della Corte costituzionale Valerio Onida, in bicicletta per il candidato ambientalista Michele Sacerdoti.

La scheda e le istruzioni per il voto I seggi (.pdf) Cerca quello in cui voti

Oggi i milanesi sceglieranno uno di loro, andando a votare dalle 8 alle 20 in uno dei 128 seggi distribuiti in tutta la città (da sedi di partiti e associazioni ai negozi): non si potrà votare ovunque, ma solo nel seggio corrispondente alla propria sezione (ecco perché è necessaria la tessera elettorale, oltre a un documento di identità). Per la prima volta ammessi al voto anche i sedicenni, mentre già nel 2006 le urne accolsero anche gli stranieri con regolare permesso di soggiorno. Fuori da 18 seggi ci saranno anche sondaggisti per un exit poll, che darà il termometro della situazione alla chiusura del voto, visto che le operazioni di voto e di spoglio si annunciano lunghe. Ai seggi si vedranno anche tanti dei nomi celebri che hanno fatto endorsement per i candidati — gli ultimi sono Renzo Piano per Boeri e Massimiliano Fuksas per Pisapia — tutte con il comune denominatore di voler dare un segno di cambiamento alla città considerata baluardo del centrodestra.

LE INTERVISTE Giuliano Pisapia Stefano Boeri Michele Sacerdoti Valerio Onida

Un appuntamento, quello delle primarie, che il Pdl sminuisce nelle parole ufficiali — «Facciano pure, tanto non c’è partita su Milano», ha detto il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, accanto al sindaco Letizia Moratti (che però non è stata ancora ufficialmente ricandidata) — ma nei fatti ha organizzato in tutta fretta per questa mattina al teatro Nuovo una kermesse su lavoro e sicurezza con Ignazio La Russa, Mariastella Gelmini, Paolo Romani e tutto lo stato maggiore lombardo.

(13 novembre 2010)

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