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Inviato da avatar Enrico Vigo il 10-11-2011 alle 11:35

Proseguire su questa strada nella miniera d'oro della maleducazione stradale milanese, occorre impennare le entrate comunali e reimpiegare nella sicurezza e nei manufatti stradali in aiuto alla circolazione morbida a bassa velocità nei quartieri, con nuove geometrie stradali più sicure:

Da IL CORRIERE.IT web di oggi:

IL CASO


Oltre due milioni di multe in un anno
Maxi incasso per il Comune

Palazzo Marino incasserà dalle contravvenzioni 126 milioni, come dai dividendi della Sea

Controllo e multa da parte di un vigile
Controllo e multa da parte di un vigile

Centoventisei milioni ricavati dalle multe. È l'incasso che il Comune ha messo a bilancio per il 2011. Per fare un paragone: la cifra è identica ai dividendi della Sea, la società che gestisce gli aeroporti di Malpensa e Linate. E se per la prima volta la giunta Pisapia ha destinato la metà di quei proventi alla sicurezza stradale (come prescrive una legge scarsamente rispettata negli anni passati), le sanzioni restano una delle più importanti voci d'entrata per le casse comunali. Entrate che arrivano da un numero enorme di contravvenzioni: a fine 2011 i verbali staccati dai vigili urbani potrebbero essere vicini ai 2 milioni e 700 mila. Per ragioni di «opportunità» (i politici vivono spesso un dilemma: devono chiedere sempre più severità alla polizia locale per tappare i buchi nei bilanci, ma temono che più sanzioni si fanno e più voti si perdono) negli ultimi anni dell'amministrazione Moratti non erano state rese note statistiche ufficiali. Oggi si può invece ricostruire nel dettaglio la progressione dei «prelievi» sui cittadini attraverso le infrazioni al codice della strada: nel 2006 e nel 2007 il Comune ha incassato grosso modo la stessa cifra (68,4 il primo anno e 69,3 milioni il secondo).

La quota si impenna (più 23 milioni) nel primo anno dell'Ecopass: nel 2008 Palazzo Marino ottiene 93,3 milioni dalle multe. Da quel punto in poi, tuttavia, la cifra si stabilizza: quasi 100 milioni nel 2009, che scendono a 92,5 nel 2010, per risalire a 98 milioni (è la previsione) nel 2011. Più o meno stabile, a partire dal 2008, è invece il numero assoluto dei verbali staccati dai vigili e sempre più dai sistemi di videosorveglianza a guardia dei Bastioni, delle zone a traffico limitato e delle corsie riservate ai mezzi pubblici Atm: oltre 2 milioni e 800 mila multe nel 2008 (ultimo dato divulgato dalla giunta Moratti). Una cifra scesa intorno a 2 milioni e 600 mila nel 2009 e nel 2010, ma che dovrebbe risalire seppur di poco quest'anno (c'è stato un «rallentamento» durante la campagna elettorale, ma la giunta ha annunciato il ritorno al rigore). Il Corriere ha ricostruito questi ultimi dati a partire dalle statistiche sugli incassi, i numeri assoluti delle multe sono stati confermati da fonti sindacali della polizia locale.

Due milioni e 600 mila verbali in un anno resta una cifra enorme: significa che a Milano si staccano 216 mila contravvenzioni al mese, più di 7 mila al giorno. E se la voce di bilancio «ammende e oblazioni per contravvenzioni ai regolamenti di polizia municipale e alle norme del codice della strada» resta una delle principali leve finanziarie in mano al Comune, è altrettanto vero (dicono a Palazzo Marino) che una «stretta» su alcune specifiche infrazioni può aumentare la sicurezza sulle strade. La morte del ragazzino di 12 anni investito dal tram in via Solari è stata causata dal fatto che la carreggiata fosse ristretta dalle auto in sosta abusiva. Proprio a proposito dei divieti di sosta, i verbali staccati per questa infrazione nel 2010 sono stati poco più di 977 mila (quasi 79 mila al mese, come media, escludendo agosto). Fino al settembre del 2011 le «soste vietate» sono state 623 mila (quasi 75 mila al mese). Caleranno invece nel 2011 i ricavi dalle multe di anni precedenti attraverso le cartelle esattoriali: la grande «stangata» sugli arretrati arrivò nel 2007, con i ricavi schizzati a 65 milioni rispetto ai 37,5 del 2006. Anche nel 2008 le cartelle esattoriali hanno portato a Palazzo Marino un tesoretto di 56,5 milioni, incasso sceso a 30 milioni nel 2009, 39 nel 2010. I recuperi da cartelle esattoriali nel 2011 saranno i più bassi negli ultimi 6 anni: 28 milioni.

Gianni Santucci Armando Stella
10 novembre 2011 11:57

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