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Inviato da avatar Raffaele Mazzariello il 29-11-2011 alle 07:53

Buongiorno

Interessante discussione questa del medico di famiglia. Un tempo, e parlo di una venita di anni fa a Trenno, mio quartiere di una vita, c'era un medico che più che essere un medico, era l'amico di famiglia, il confessore e il dottore. Entrava alle 14.00 nel suo studio e ne usciva a mezzanotte dopo aver dato retta a tutti i suoi pazienti, che lo ammiravano e lo tenevano in grande considerazione. "Il vecchio saggio del villaggio" Sapeva le magagne di tutti e sapeva comportarsi in maniera leale e professionale. Ovviamente siamo stati abituati troppo bene e quelli che alla sua dipartita lo hanno succeduto ci hanno lasciato l'amaro in bocca.

Freddi, distaccati quasi fossimo automobili che giungono in officina a fare il tagliando.

Di conseguenza ognuno ha pensato di provare a cercarsi un medico diverso, anche in altri quartieri pur restando in zona 7. Senza comunque trovare quell'immensa umanità in cui il nostro vecchio medico ci donava con simpatia e complicità. "Del resto ci avava visti tutti nascere".

E' ovvio che di medici così c'è ne uno su migliaia e quelli del giorno d'oggi, difficilmente alzano lo sguardo da ciò che stanno facendo per risponderti, quando gli spieghi le tue presunte patologie o malanni. Da un anno a questa parte a Quinto Romano anche da noi c'è il famoso cartello con su scritto che le visite a domicilio si pagano (non ricordo l'importo preciso) qualora non si é gravememnte influenzati e quindi uno è costretto ad andare in abulatorio. Ma anche andandoci ci sono delle regole ferree. Per potersi recare in abulatorio e farsi visitare, bisogna chiedere l'appuntamento. Capisco che il numero dei pazienti in carica ad un medico possano essere diverse centinaia, e che tra questi c'è una buona percentuale di essi, che ogni giorno si reca in ambulatorio  a stressare il medico con le stesse richieste oppure, solo per fare conversazione con altri. Ma quello che il medico dovrebbe spiegarci è come "facciamo noi pazienti che dal medico ci rechiamo solo su effettiva necessità" a programmare quando ammalarsi e chiedere un appuntamento, che non viene rilasciato nell'immediato, ma che nell'immediato potresti avere necessità del certificato medico di malattia.

Mistero.

Recarsi ai centri Asl e chiedere informazioni precise, sembra che gli dai fastidio e che gli fai perdere tempo. Pare di entrare nella famosissima casa dei matti dove Asterix cerca il famoso lasciapassare A38.

Tutti che chiedono e nessuno sà niente.  Si deve solo sperare di stare sempre bene.

saluti

Da privato cittadino.

R.M.

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