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Condivido gli interventi di Fabrizia Rondelli parola per parola.
Ma questi negazionisti dell'inquinamento da traffico non aprono mai la finestra di casa loro ? O abitano altrove ?
Non apparterranno per caso a quella categoria di persone che per libera scelta sono andate ad abitare fuori città perché vogliono spazi ampi, si vantano dell'aria pulita a casa propria, e poi pretendono di venire a lavorare fino in centro di Milano comodamente con l'auto, infischiandosene degli sventurati che ci vivono ? Lo sospetto: io ne ho parecchi di conoscenti così.
Allora dichiarino senza peli sulla lingua che Milano non è città per viverci, ma solo di attività lavorative e commerciali: attenzione però, dove questo succede, il degrado in genere è immediato. E neanche lo shopping è più piacevole.
Oltre al puzzo indescrivibile dell'aria, oltre al bruciore che attanaglia la gola, oltre alle difficoltà di respiro, oltre agli occhi irritati, in queste due ultime settimane, proprio in coincidenza con il picco delle polveri e dei biossidi di azoto, c'è stata un'eslposione di bronchiti e simili. Bambini piccoli portati al pronto Soccorso, anziani ricoverati per disturbi respiratori, aule scolastiche semisvuotate. Quanto alle malattie a lungo termine, si vedranno gli effetti fra pochissimi anni.
Sono favorevolissima al blocco nei giorni feriali in emergenza, e penso che non si possa più costruire il progetto di una Milano in cui il lavoro è basato sulla libera circolazione delle auto.
L'unica parte del provvedimento che mi lascia perplessa è la chiusura delle scuole venerdì. Se ci sono degli utenti che non hanno generalmente bisogno dell'auto privata per il trasporto, sono proprio gli alunni delle scuole pubbliche della fascia dell'obbligo, che normalmente abitano vicinissimo alla scuola stessa. E poi così si creano difficoltà ai genitori che lavorano, almeno per quanto riguarda gli alunni di materne ed elementari.
Se il motivo di questa chiusura fosse il risparmio del riscaldamento, allora allo stesso modo si dovrebbero chiudere gli uffici pubblici per un giorno, ad ececezione del comparto sanità e giustizia. Un certificato anagrafico si può richiedere anche lunedì al posto di venerdì e non muore nessuno.
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