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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 06-12-2010 alle 13:02

Da milano.corriere.it:

http://milano.corriere.it/milano/notizie/politica/10_dicembre_6/terzo-polo-mazzotta-sindaco-18119937792.shtml

Una vita nella Dc, deputato dal'72 all'86, più volte sottosegretario e anche ministro

Terzo polo, spunta il nome di Mazzotta per la «corsa» a sindaco

Il politico-banchiere potrebbe essere un'alternativa a Gabriele Albertini

MILANO - E se Albertini alla fine ci lasciasse a piedi? La preoccupazione è palpabile: senza un candidato forte da gettare nella mischia il terzo polo milanese rischia di morire nella culla. E allora eccola, l'ipotesi alternativa. Roberto Mazzotta. Una vita nella Dc, deputato dal'72 all'86, vicesegretario dello Scudo Crociato, più volte sottosegretario e anche ministro. E un'altra nelle banche. Cariplo, Banca Popolare, ora Mediocredito Italiano. Un nome di primissimo piano, un curriculum da sindaco. Per Bruno Tabacci, ex presidente dc della Regione Lombardia, sarebbe lui l'uomo giusto. «Ha tutte le caratteristiche per smuovere certi ambienti, certi settori della borghesia milanese».

Niente di ufficiale, per carità. L'operazione è ancora tutta da costruire. L'idea però è tornata a circolare con insistenza negli ambienti milanesi. Venerdì scorso, per esempio, gli uomini del terzo polo (Fli, Udc, Api) si sono ritrovati tutti intorno a un tavolo per presentare un'iniziativa comune in tema di sanità. E a porte chiuse, nei colloqui dietro le quinte, il nome di Mazzotta è risuonato più volte. Lui, raccontano poi, sarebbe già stato contattato e avrebbe manifestato una prima disponibilità di massima. Si vedrà.

«È una persona di grandissima qualità e non potrebbe che portare un contributo positivo al nostro schieramento», si limita a commentare l'udc Enrico Marcora. Anche perché di nomi, in realtà, ne sarebbero circolati altri. L'avvocato Raffaele Della Valle, il presidente del Tribunale Livia Pomodoro, la senatrice Mariapia Garavaglia. Ma il piano B, se piano B dovrà essere, vede in pole position proprio il politico-banchiere dai saldissimi legami col mondo economico e produttivo della città. Sullo sfondo rimane il pensiero di Bruno Tabacci: «Bisogna offrire a Milano una proposta politica capace di contrastare il berlusconismo senza cadere nel vendolismo».

Andrea Senesi
06 dicembre 2010

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