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Inviato da avatar Giancarlo Pagliarini il 11-12-2010 alle 02:44

Ciao! Scusa il ritardo. Per prima cosa grazie per aver avuto la pazienza di leggere il manuale e di aver scritto qualche commento. Anni fa, nel 04 ho scritto un libretto intitolato "Ben vengano le critiche". Allego la copertina e la premessa, che dovrebbe piacerti (spero) 

Adesso provo a risponderti.

1 Dove si mette la pretora dei cadregari. Secondo me andrebbero a lavorare nelle aziende private che forniranno gli stessi servizi con una qualità molto superiore. Perchè ci sarà più concorrenza

2 Questo mi piace molto: "sia nostro dovere informare in modo chiaro...indipendentemente dagli schemi non razionali e non trasparenti imposti dalle leggi": fuori legge allora? E quale sarebbe la "razionalità" che vorreste proporre?

Ti chiedo: sei italiana, ma cosa sai del bilancio dello Stato italiano? e di quello della tua regione? e del tuo comune?  Se vuoi "partecipare" devi sapere se ci sono i quattrini, da dove vengono, come sono usati.

Da "piccolo" (fino ai 50) facevo il revisore contabile indipendente e dicevo sempre che se si rispetta la legge e basta non si informa correttamente. Quindi raccomandavo (anzi, imponevo, se volevano la mia firma sui bilanci) di rispettare la legge (forma) e poi di informare correttamente (sostanza), andando ben oltre le stupidate che imponeva la legge. Anche su questo ho scritto (più di 25 anni fa)  un libretto "Bilanci: come leggere anche quello che non c'è scritto". Te lo allego. Gli ho dato una occhiata: in un quarto di secolo siamo migliorati poco. Proprio poco. Ma un pochino si,  siamo migliorati e un pochino grazie anche a quello che io, nel mio piccolo,  ho fatto nella revisione contabile, nell'università di Parma e nell'aiaf (l'associazione italiana degli analisti finanziari).  A palazzo Marino un anno fa sono riuscito (miracolo!) a far approvare un ordine del giorno sulla trasparenza e stiamo (bé .. sto, poi ne discuteremo  in commissione bilancio)  preparando un bilancio del comune  di Milano che sia leggibile e comprensibile da tutti. Ti allego anche questo odg (1 di 1 e 2 di 2)

Punto 1.7: hai ragione. se potessi riscriverlo userei parole diverse. Però nelle ultime due righe c'è la sostanza: "basta operare con umanità e buon senso e senza voler fare guerre ideologiche o di religione". Su questo sei d'accordo, vero?

5.Tutto generico. Bè, ti confesso che qui mi giravano un pò le scatole pensando che oggi a parole sono tutti federalisti. E così ci ho messo anche i riferimenti a federalismi "culturali, infrastrutturali, sessuali, fiscali ecc ecc."  Il federalismo è una cosa seria e secondo me non dovrebbe essere accompagnato da aggettivi. O è o non è

Scrivi: "Come già ti avevo accennato un modello,  soprattutto  quello svizzero,  non potrebbe mai funzionare: siamo troppo diversi strutturalmente". Strutturalmente a mio giudizio siamo più o meno uguali. E' un (drammatico!)  problema di cultura e di organizzazione. Io credo che tutte le persono di buona volontà dovrebbero lavorare sulla cultura e sulla organizzazione. Ed è quello che sto cercando di fare. Dici che sono un illuso?  ok, hai ragione ... se avessi 18 anni ti ricorderei John Lennon  con quel "You may say  I'm a dreamer but I'm not the only one,  I hope ecc ecc". Non ho più 18 anni ma ho un sogno. Altrimenti cosa faccio politica a fare? Ciao e grazie ancora

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