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Graffiti/1 (due modi a confronto di pensare la città)
Il Comune di Milano ha aperto Palazzo Marino a sei "graffitari" che, nella notte tra lunedì e martedì, hanno dato libero sfogo alla loro creatività dipingendo con colori acrilici ad acqua uno speciale muro ondulato sistemato in Sala Alessi. E' lo stesso sostegno usato per l'allestimento della mostra di due dipinti di Georges de La Tour, che si è conclusa domenica con 210.000 visitatori.
Subito De Corato stigmatizza l'iniziativa tuonando: "Non esistono writers buoni e cattivi".
Dall'altra Pisapia che invece dice: "Pezzi d'arte da strada e scritte inutili e sbagliate sono due concetti diversi. Noi sappiamo distinguere. C'è chi mette tutto sullo stesso piano ed è lui che sbaglia".
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Graffiti/2 (un bel mercato)
L'ex vicesindaco ha detto che la precedente Amministrazione ha speso in due anni oltre 25 milioni di euro per pulire i muri della città dalle scritte.
Oltre 25 milioni di euro?
50.000.000.000 di lire?
70 milioni di lire al giorno per 365 giorni all'anno?
Con 70 milioni di lire giornalieri si pagano tranquillamente - al costo di cadauno 200 mila lire, che forse sono anche tanti - 350 operai.
Voi vi ricordate per due anni 365 giorni l'anno 350 operai in campo a pulire graffiti?
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