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Inviato da avatar Roberto Michele Mazzilli il 21-01-2012 alle 15:55

Per l'appunto.

Quando ero militare, da sergente portavo a spasso la ronda per la città.

Dove passava la ronda i militari erano tranquilli, ma anche gli altri.

I militari stanno ad oziare nelle caserme: ora i militari sono meno, ma il lavoro è lo stesso.

Tutti fuori, tutti in stada, si addestrino con la gente, in mezzo alla gente, ovviamente dopo un preaddestramento preventivo.

Non mi si dica che la Polzia è addestrata a trattare la gente: io ho incontrato tanti di quegli agenti arrogani e maleducati ed ignoranti al limite del saper legger o scrivere.

Si addestrino tutti e tutti in strada: i poliziotti, i vigili ed i carabinieri negli uffici non ci devono stare, devono stare in mezzo alla gente per fare il lavoro di forze di polizia e basta contratti per cui non puoi più muover nessuno perché ha diritto a stare in ufficio dopo una certa età.

Chi scava nelle miniere non ha età, chi fa altri lavori perciolosi non ha età, non nascondiamo dietro ad un dito. Abbiamo un sistema ridondante, ferraginoso, confuso, disorganizzato ed inefficiente e con gente malpagata e non motivata. Guardiamo i casi eclattanti: luoghi del delitto alterati, computer rovinati, indizi persi e dimenticati. Con la mafia siamo stati bravissimi, per il resto è una Waterloo. Andate a denunciare un furto ed il minimo vi ridono dietro, scrivono una pessima denuncia e poi l'archiviano. Serve solo per le statistiche.

Dobbiamo puntare alla professionalità che deriva da obiettivi precisi, addestramento coordinamento.

Solo allora saremo un minimo più sicuri.

Io non mi sento affatto tutelato dalle forze dell'ordine.

Per chi non ci crede basta che faccia i numeri di emergenza a partire di quelli dei vigili urbani per arrivare a carabinieri e forze di polizia, e veda quanto tempo occorre prima di una risposta.

Non portaimo poi i soliti esempi del vigile morto, del poliziotto ferito, del carabinere eroe: non è con l'eroismo di pochi che salviamno l'inefficienza delle strutture e le vistose mancanze del nostro sistema politico amministrativo italiano.

Cominciamo a coordinare da Milano: se si vuole fare, si può fare a costo zero.

Volere è potere.

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