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Gli scarabocchi fatti con le bombolette spray sono un insulto alla città, abbruttiscono i quartieri di periferia (dove in genere vive la gente normale, non i paperoni) in modo indecente, la "cultura" che ci sta dietro è un abominio, chi fiancheggia e giustifica è anche peggio.
Quella che viene chiamata "street art" o si sa dare (e le rispetta) regole civili di comportamento o se viola tali regole anch'essa è fuori legge, anche Sgarbi (area De Corato) aveva provato a fare i distinguo tra chi imbratta e chi fa arte di strada con iniziative importanti, ma il confine è talmente fatuo che è meglio non addentrarsi troppo in certi ambiti ambigui, con il rischio di legittimare chi difficilmente lo merita.
Il Comune faccia il suo mestiere con la giusta etica pubblica e con profondo senso di giustizia sociale, pretenda i risarcimenti dei danni arrecati e delle spese (sostenute dai contribuenti) per ripulire gli scarabocchi sui muri, ma sopratutto faccia finalmente attività investigativa, imboscate, retate, e sanzionamenti, con provvedimenti amministrativi e denunce al tribunale penale per i reati e civile per i danni.
Chi tollera con giustificazioni unte e sudaticce è connivente, tanto peggio se a tollerare è una autorità pubblica che poi spende i soldi dei contribuenti per ripulire, in un ciclo infernale senza fine.
I writers fanno schifo, producono schifezze e sono dei vigliacchi.
Siccome l'azione penale è per legge obbligatoria in Italia, vorrei sapere quanto tempo dedicano le seguenti autorità (a livello adeguato di responsabilità) per perseguire i delinquenti sozzoni che imbrattano Milano, tra l'altro gente nota (che si firma Dumbo per esempio):
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Polizia Locale
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Procura della Repubblica
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Prefettura
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Pubblica Sicurezza
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Carabinieri
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Guardia di Finanza
Non credo che tutto questo apparato possa rimanere cieco e sordo al guasto e alla massa considerevole di danni provocati dai writers, e oggi con i mezzi investigativi di cui la società dispone non dovrebbe essere difficile estirpare questa gramigna fetente in tempi brevi.
I soldi gettati al vento per ripulire i muri di Milano sarebbero meglio spesi per assistere anziani e disabili, e con questo penso di aver detto tutto e chiuso su una questione immonda tra le più vergognose che Milano subisce da anni con una tolleranza malata e colpevole.
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