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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 05-03-2012 alle 09:18

Da milanesi.corriere.it:

http://milanesi.corriere.it/2012/03/05/gli-animali-non-sono-mai-cattivi/

Gli animali non sono mai “cattivi”


di Valerio Pocar, garante degli animali

Il caso del signore azzannato a morte dai cani a Muggiano rappresenta un episodio gravissimo, anzitutto per l’esito funesto dell’aggressione. Si tratta di un episodio, però, che deve far riflettere. Per quanto ne so al momento, non è chiaro se si sia trattato di una banda di cani randagi o di un cane aggressivo lasciato libero e incustodito. In entrambi i casi la colpa dell’accaduto non può farsi risalire all’animale o agli animali, ma all’ incuria degli umani.

Da un lato, infatti, in questo paese i cani randagi sono tali pressocché esclusivamente in conseguenza dell’abbandono di cani domestici da parte di coloro che ne hanno la responsabilità e, non dimentichiamolo, l’abbandono di un cane, oltre che un atto vile sotto il profilo morale, è un reato. Dall’altro lato, ricordiamo che raramente il cane è naturalmente aggressivo, e se tale diventa è a motivo di scelte, certamente poco apprezzabili, da parte di chi ne ha la responsabilità nell’allevamento e nell’educazione dell’animale nonché, quando esso sia stato reso aggressivo e pericoloso, di incuria o incoscienza nella sua custodia.

Se questi tragici episodi avvengono, e purtroppo non sono casi isolati, la colpa, dunque, è anzitutto umana e non si tratta né di fatalità né di una “cattiveria” animale. Negli omicidi la colpa non è mai della pistola, ma quando si tratta di un animale, alla fine è lui ad andarci di mezzo, fino alla condanna a morte in nome della sicurezza collettiva compromessa, non da lui, però. Certamente, una più attenta applicazione della normativa sul randagismo potrebbe essere utile.

Per quanto attiene al responsabile del cane, ci sono leggi civili e penali, che tuttavia arrivano quando il male è fatto. Forse, una maggiore attenzione all’educazione di coloro che tengono un animale che potrebbe divenire pericoloso se mal gestito e un controllo più severo della qualità della relazione tra l’umano e il cane potrebbero prevenire episodi così dolorosi e, al tempo stesso, eviterebbero l’ingiusto scarico di responsabilità su una creatura innocente, quando altri sono i responsabili.

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