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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 22-02-2011 alle 13:03

Da milano.corriere.it:

http://milano.corriere.it/milano/notizie/politica/11_febbraio_22/sondaggio-pisapia-rimonta-19070587890.shtml

Dati Coesis. Le priorità per i cittadini: viabilità, ambiente, mezzi pubblici

Sondaggio: «A Milano si vive peggio»

Dalla rilevazione i più scontenti risultano i 35-54enni. Verso il voto: Pisapia al 48%, Moratti al 45

MILANO - L'ultimo sondaggio commissionato ed esaminato ieri dallo staff ristretto del comitato Pisapia (nella foto) ha allargato il cuore ai supporter del penalista. L'indagine affidata alla Coesis di Alessandro Amadori e Paolo Piazzalunga ha soprattutto un dato rilevante: il 61 per cento degli intervistati (810 persone, campione rappresentativo della popolazione residente a Milano, intervistati individualmente al telefono fra il 16 e il 17 febbraio) alla domanda aperta «secondo lei la qualità della vita a Milano nell'ultimo anno è?», ha risposto «peggiorata». I più scontenti sono nella fascia d'eta 35-54 anni e tra quelli che hanno un livello di istruzione inferiore.

Dal momento che gli intervistati rappresentano proporzionalmente gli elettori di centrodestra e centrosinistra, è evidente che tra gli insoddisfatti ci sono anche elettori dell'attuale sindaco. Chi dice che la qualità è «migliorata» è l'8 per cento, mentre il 31 per cento pensa che non sia «nè migliorata nè peggiorata». Detto questo: alla domanda sulla soddisfazione verso l'operato della giunta Moratti, il 45 promuove il sindaco.
Quanto poi alle indicazioni di voto sul candidato, Pisapia sarebbe al 48 per cento, contro il 47 della Moratti e il 5 per cento di Manfredi Palmeri, qualora venisse ufficializzata la sua candidatura per il Terzo Polo.

A fare la differenza, però, sarà il 31 per cento di lettori che si dichiara ancora indeciso. Diversa la situazione per la preferenza sulla coalizione: il 46 per cento sarebbe a favore del centrodestra (quindi, un punto sotto la Moratti), il 45 per cento voterebbe centrosinistra (tre punti meno di Pisapia) e addirittura il 9 per cento si piazzerebbe con il Terzo Polo (con soltanto un 18 per cento di indecisi). Altro dato, quello sulle priorità per Milano più sentite dagli intervistati. Anche qui, una piccola sorpresa, perché non è più il tema della sicurezza a tenere banco. Piuttosto, si chiede di «migliorare la viabilità» (39 per cento), di occuparsi di «qualità dell'ambiente» (34 per cento), di «rafforzare il trasporto pubblico urbano» e di «contribuire alla lotta all'inquinamento» (25 per cento). Il tema della sicurezza arriva solo a questo punto della classifica. Nel complesso, i rappresentanti del Comitato Pisapia, sono soddisfatti del sondaggio perché «dimostrano che la partita è apertissima».

Elisabetta Soglio
22 febbraio 2011

Da milano.corriere.it:

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/11_febbraio_22/palmeri-policlinico-19070587877.shtml


Il presidente del consiglio comunale

Palmeri: «Ma dov'erano i controllori?»

L'aspirante candidato sindaco: «Troppo facile prendersela con Trabucchi. Un capro espiatorio»

MILANO - Troppo facile prendersela con «l'anello debole della catena», troppo semplice liquidare tutto con la «ricerca di un fin troppo facile capo espiatorio».
Il presidente del Consiglio comunale, Manfredi Palmeri, tra i papabili candidati sindaco del Terzo Polo, chiede di allargare il tiro sulla nuova Affittopoli milanese. Lo fa difendendo a modo suo il presidente del Pat, Emilio Trabucchi e chiamando in causa la gestione complessiva, politica e amministrativa, della Baggina: «Se si arrivasse solo a questo, alle dimissioni di Trabucchi - ha osservato Palmeri a Palazzo Marino dopo la consegna degli elenchi degli immobili venduti dal Pat - non credo che faremmo un buon servizio alla città. Temo fortemente che oggi si voglia colpire l'anello debole della catena. Bisogna invece contribuire all'accertamento della verità in relazione al passato e la determinazione di criteri oggettivi per la gestione dei patrimoni immobiliari per quanto riguarda il futuro».

Detto in altri termini: chi doveva controllare e non l'ha fatto? Soprattutto perché la vicenda delle case degli enti pubblici dati in affitto a prezzi di favore ricorre continuamente nella storia di Milano: negli ultimi quindici anni, almeno tre volte. «Premesso - continua Palmeri - che la documentazione merita un approfondimento, è già evidente a tutti che qualche problema c'è. Bisogna capire se questo problema è stato rilevato, se non è stato affrontato, se magari qualche grido d'allarme è stato lanciato e qualcun altro non ha ascoltato. Credo che non si possa liquidare qualcuno pensando che in questo modo si possa liquidare la questione».

Un attacco neanche troppo mascherato al sindaco, Letizia Moratti. «Il sindaco è il sindaco. La riflessione che ho ascoltato dal sindaco in relazione alla vicenda di un caso particolare sembrava essere più da candidato sindaco in campagna elettorale che da sindaco che gestisce. Però, credo che le prossime ore serviranno a fare chiarezza a tutti i livelli, quello gestionale del Pio Albergo Trivulzio dal punto di vista delle direzione generale e amministrativa, dell'organo di amministrazione del Pat e anche, è del tutto evidente, della rappresentanza politica».

Maurizio Giannattasio
22 febbraio 2011

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