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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 27-02-2011 alle 12:30

Da milano.corriere.it:

http://milano.corriere.it/milano/notizie/politica/11_febbraio_28/conention-pisapia-vecchioni-190114829211.shtml

In «squadra» spunta l'ex coordinatore di FI

Convention per Pisapia, anche Vecchioni e Bassetti in campo con il candidato

Dal Verme gremito. Sostenitori anche fuori dal teatro.
4 punti-cardine: lavoro, mobilità, cultura, aria pulita

MILANO - Fuori sono rimaste 500 persone e un maxischermo. Dentro c'è il sold-out, il Dal Verme, 1.400 posti, lascia in piedi anche Filippo Penati e Maurizio Martina. Due del Pd che contano. La colonna sonora della serata è il Vecchioni sanremese (il giorno prima dallo stesso palco si esibiva Simon Le Bon con i Duran Duran). Lui, Giuliano Pisapia, arriva con un quarto d'ora accademico di ritardo.

In prima fila tutto il ceto politico del centrosinistra milanese, ma anche l'ex sovrintendente della Scala, Carlo Fontana, Daria Colombo (il marito, lo stesso Vecchioni, manderà un messaggio di saluto) e Rosellina Archinto. Seduti in prima fila anche gli altri due sfidanti delle primarie di novembre: Stefano Boeri e Valerio Onida.

Pisapia rilancia la sua parole d'ordine: «Questa volta la Moratti si può battere». Fra i promotori del comitato a sostegno della sua candidatura c'è anche Piero Bassetti, primo presidente dc di Regione Lombardia. Comitato 51 per cento, il nome scelto per il rassemblement di intellettuali e professionisti in corsa a fianco dell'avvocato. Bassetti strappa gli applausi dei supporter del Dal Verme: «Un'alleanza per il 51%, dove il 51 è il segnale della possibile maggioranza che al termine del ballottaggio potrà, anche col loro aiuto, più facilmente cambiare criteri, regole, forme, opzioni del governo della città».
Il tema è «allora semplice: convincere che Pisapia è meglio della Moratti. Che Pisapia può e deve vincere e che perché questo avvenga bisogna convincere, nel Palazzo, ma soprattutto fuori dal Palazzo, altre forze che in questa fase non si sono ancora manifestate apertamente ma che sono indispensabili per una così impegnativa operazione di cambiamento».

Secondo le prime indiscrezioni, il comitato arruolerebbe anche qualche nome a sorpresa. Dario Rivolta, per esempio. Ex coordinatore di Forza Italia ed ex parlamentare pdl, sarebbe molto tentato dall'endorsement pubblico per Pisapia («Per la sua figura personale e non certo per vicinanza alle forze politiche che lo sostengono», puntualizza).
E poi ci sono il vicepresidente della Popolare, Mario Artali, l'ex assessore nella giunta Tognoli, Guido Aghina, il penalista Lodovico Isolabella, il docente dello Iulm, Stefano Rolando. Una lista civica e sette partiti. «Questa è la più ampia coalizione che il centrosinistra ha avuto in appoggio a un candidato negli ultimi 20 anni ed è la prima volta in Italia che il programma per una competizione amministrativa è costruito da più di mille persone. La spedizione dei Mille per unire Milano», secondo il segretario pd, Roberto Cornelli. Quattro i punti in cima al programma: lavoro, mobilità, cultura e «aria pulita». Intesa come lotta allo smog e come obiettivo di un'amministrazione «più trasparente».

Andrea Senesi
27 febbraio 2011 (ultima modifica: 28 febbraio 2011)


Da milano.repubblica.it:

http://milano.repubblica.it/cronaca/2011/02/27/news/pisapia_e_i_mille_cambiamo_milano_la_base_punta_sulla_cultura_e_il_lavoro-12947602/

VERSO IL VOTO

Pisapia e i Mille: «Cambiamo Milano»
la base punta sulla cultura e il lavoro

La convention del programma al teatro Dal Verme. L'avvocato: "Con me è schierata la più ampia coalizione degli ultimi vent'anni". In video gli auguri che gli sono arrivati da Roberto Vecchioni
di STEFANO ROSSI

Canzoni in un teatro, come al Festival di San Remo. E c’è anche il vincitore dell’edizione appena conclusa, Roberto Vecchioni. Ma non siamo a Sanremo, il teatro è il Dal Verme. E il presentatore non è Gianni Morandi ma Massimo Cirri, lo psicologo prestato alla radio. Si parla di politica e del progetto di governo della città di Giuliano Pisapia, il primo elaborato dal basso, dai mille partecipanti agli undici tavoli tematici ribattezzati Officine, autori di duemila proposte e di un documento finale di 254 pagine.

«Si parte con i nostri Mille per unire la città, per cambiare l’amministrazione», riassume il segretario pd Roberto Cornelli. Le canzoni ci sono, quelle di Ricky Gianco. Una in particolare, con una ironica dedica al sindaco Moratti: «Ora sei rimasta sola». Sola, dicono nel centrosinistra, perché «si sente che l’aria è cambiata». Vecchioni appare in un video, dichiara il suo sostegno a Pisapia. Ci sono i testimonial del mondo della cultura, la grecista Eva Cantarella, il musicista Filippo Del Corno, il giornalista Franco Bomprezzi.

«Abbiamo dimostrato — dice Pisapia — che l’attuale opposizione, destinata a essere fra poco maggioranza, ha persone e idee per cambiare e migliorare la città». I temi sono quattro: aria pulita (nell’ambiente e in politica), lavoro, mobilità e traffico, cultura. Lo staff del candidato respira: «È tornato all’attacco». Dopo i giorni difficili passati a parare le domande scomode sull’affitto di una casa del Pio Albergo Trivulzio alla compagna, Pisapia ha deciso di archiviare la questione: «Il problema non si pone più, è chiuso definitivamente, come ha dimostrato il Microfono aperto di Radio Popolare». A Radiopop gli ascoltatori gli hanno fatto più domande sulla sua posizione su Israele e Palestina che sul Trivulzio.

Così la macchina della campagna elettorale, con l’arancione come colore guida (perché la suggestione su cui si lavora è l’arancia come concentrato di idee), scalda i motori. Anzi, è già partita. I manifesti sono sulla linea gialla del metrò e presto verranno messi sulle altre due linee. Tecnica di guerrilla marketing: colpire con rapidità e astuzia l’avversario più forte. Perché non è un mistero che la Moratti abbia molti più soldi a disposizione. Pisapia dovrà fermarsi a un budget di un milione e mezzo, in grandissima parte ancora da trovare. Il Pd, che con il segretario Roberto Cornelli si è detto «compatto e unito su Pisapia», per ora ha contribuito con zero euro.

La coalizione di centrosinistra, però, ricorda Pisapia, «è la più ampia degli ultimi venti anni». E riunisce Pd, Sel, Federazione della Sinistra, Psi, i Verdi, questi ultimi soddisfatti perché Pisapia vuole l’accorpamento alle comunali dei cinque referendum ambientali. Per strada si sono aggiunti Idv («saremo un pungolo leale») e i Radicali, per i quali Marco Cappato dice: «Non è scontato che i Radicali si presentino alle amministrative. Siamo con Pisapia perché è una persona libera e onesta».

(27 febbraio 2011)

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