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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 03-04-2012 alle 22:31

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

POLITICHE SOCIALI. MAJORINO: "SCRIVIAMO INSIEME IL NUOVO WELFARE DI MILANO"
In 600 all’Auditorium San Fedele per l’avvio del percorso condiviso per i Piani di Zona

Milano, 3 aprile 2012 – Seicento persone tra volontari, operatori del Terzo settore, associazioni e cittadini hanno gremito l’Auditorium San Fedele per la presentazione del percorso di realizzazione del nuovo Piano di Zona 2012-2014 con cui l’Amministrazione comunale, in applicazione delle legge quadro 328 del 2000, programmerà la rete di servizi offerti sul territorio, indicando gli obiettivi e le priorità di intervento. Il percorso è stato illustrato dall’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino, dal Direttore centrale Paola Suriano e dal direttore del CERGAS - Centro di ricerche sulla gestione dell’assistenza sanitaria e sociale dell’Università Bocconi, Francesco Longo. Ha partecipato anche l'assessore alla Sicurezza, Coesione sociale, Volontariato Marco Granelli.

“Alcuni mesi fa, tra l’indifferenza di alcuni e l’ostilità di altri – ha detto nel suo intervento l’assessore Majorino – si è materializzata la più importante opera di accoglienza di senzatetto mai registrata in questa città. Il Piano per i senzatetto di questo inverno è l’emblema del welfare che vogliamo, un welfare che parte dai diritti irrinunciabili e universali delle persone e che scommette sul protagonismo dei soggetti, sviluppando il massimo dell’incontro possibile tra il pubblico e il privato. Da qui muove questa nostra sfida di oggi: scrivere, insieme, le linee strategiche del welfare ambrosiano”.
“Vogliamo realizzare attraverso un lavoro corale in passato non praticato – ha spiegato Majorino – un’opera di confronto permanente che ci faccia scegliere e verificare i risultati di quelle scelte. Crediamo infatti che la scrittura del Piano di Zona non debba né possa essere un’occasione attraverso cui, burocraticamente, accedere alle risorse, sempre più scarse, messe a disposizione da Regione Lombardia. Deve essere l’opportunità per proporre al Consiglio comunale un documento frutto di una condivisione ampia, che serva a tutti per definire orizzonte di senso, scelte e azioni”.

Durante l’incontro sono stati presentati alcuni numeri significativi forniti dal Cergas che hanno aiutato a delineare il quadro della città per cui costruire il nuovo welfare.
È emerso che si è di fronte a 394.000 ultra sessantenni, in larga maggioranza donne, tra cui 84.000 vedove; 94.330 ultraottantenni, molti dei quali estranei a qualsiasi programma di accompagnamento e presa in carico; 217.000 stranieri residenti. I dati evidenziano un numero di imprese nascenti di origine “immigrata” maggiore rispetto a quelle italiane e un tasso di occupazione femminile fermo al 62% (media nazionale 46%). A Milano sono 29.748 le donne divorziate. Si sono dichiarate single il 25% delle partorienti nel 2010 alla Mangiagalli, per la maggior parte italiane sui 35 anni. Sono il 43% le famiglie milanesi costituite in realtà da una persona sola, il 28% quelle formate da due persone.
Rispetto all’anno scorso i giovani diciottenni figli di famiglie immigrate che hanno chiesto la cittadinanza (entro il diciannovesimo anno di età) sono aumentati del 40%.

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