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12 anni fa
Via Polesine, 39, 20139 Milano, Italia
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Rracconto un fatto accaduto all'ufficio postale di via gamboloita oggi.

Mi reco presso il suddetto ufficio poco dopo le ore 10, prendo il mio numero, ci sono circa 25 persone in attesa.

Gli sportelli aperti sono solo due, vado a chiedere qualche informazione al negozio affianco, poi faccio un giro nel grande magazzino di piazza corvetto e infine in un negozio di scarpe sempre in zona.

Dopo circa un'ora rientro nell'ufficio ma il mio turno è ancora lontano.

Annoiato mi metto a fare il portiere: richiudo la porta d'ingresso in modo che l'aria condizionata non esca direttamente all'esterno ma il passaggio è frequente e ci vorrebbe una porta automatica.

A dire il vero la porta automatica c'è ma è sfasciata da tempo immemore.

Nelle poche pause di passaggio tento di abbassare le tende veneziane per evitare che il sole delle 11,30 entri dalle ampie vetrate surriscaldando ulteriormente l'ufficio ma guarda caso anche queste sono sfasciate e non possono essere abbassate.

Nel mentre faccio queste belle scoperte entra una signora, prende il numero, si informa di quanto dovrà aspettare (minimo un'ora e mezza se non di più) e "sbrocca".

Col termine "sbroccare" intendo che non accetta di dover attendere tanto per eseguire un servizio da cinque minuti.

Protesta a gran voce, chiama la direttrice, sostiene di avere un parente disabile a casa da solo...

Io assisto assieme agli altri al divertente diversivo, fino all'immancabile chiamata ai carabinieri.

Le reazioni degli spettatori?

Alcuni chiedono alla donna di calmarsi, altri sbuffano e l'accusano di un comportamento poco civile, altri come me tacciono.

Non so cosa è passato per la mente degli altri che son stati zitti, ma io non ho potuto evitare di ammirare la determinazione e la spavalderia con cui ha affrontato la direttrice.

Va bene restare calmi e mantenere un comportamento civile, ma noi italiani ci siamo arresi e ci lasciamo somatizzare (forse la parola giusta è un'altra ma penso non si possa scrivere) senza più batter ciglio.

Accettiamo la coda di due ore per pagare un bollettino al costo di un euro e qualcosa ma se qualcuno prova a passarci davanti facendoci perdere cinque minuti è un malvagio.

Il mio turno stava finalmente arrivando, i carabinieri avevano già ultimato il loro mestiere di psicologi, rilasciando il fogliettino-verbale con cui poter cominciare l'impossibile iter delle querele.

Quando la signora ha chiesto se qualcuno voleva cederle il posto le ho dato il mio biglietto.

Tra l'altro alla fine ha anche pagato il mio bollettino (ovviamente coi miei soldi) contestualmente alla sua operazione allo sportello, quindi io non ho perso tempo, mi spiace un po' per quelli in coda dopo che hanno visto passare avanti la signora, ma se non si indignano per una coda di due ore... fanno davvero la figura di quelli che possono accettare tutto senza creare problemi.

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