Ma il Consiglio comunale di Milano è davvero contro la corruzione?
Ieri, sul Sole 24 Ore, è comparso questo articolo:
Anticorruzione, Milano ha detto «alt»
Che dà conto, via un filmato originale del sito di Trasparency International, di una seduta del consiglio comunale in cui viene bloccata l'approvazione di un sistema di denuncia interno dei casi di corruzione da parte dei dipendenti del Comune. Pur elaborato nelle commissioni del Consiglio.
"È successo che, incuranti degli scandali a raffica che dovrebbero favorire nuovi strumenti di controllo, i partiti si siano invece esibiti in un completo campionario degli errori che hanno fin qui azzoppato il nostro Paese: sottovalutazione del tema, ignoranza di quanto avviene nel mondo, arroganza e furbizie dei rappresentanti di Pdl, Pd e Lega nel liquidare gli argomenti a sostegno del whistleblowing riproposti anche in aula dall'unico, giovanissimo rappresentante del M5S.
Un squarcio della "politica" appena bastonata dal voto. Dal Pd (maggioranza) che ha chiesto il rinvio per timore di violare qualche diritto di funzionari e manager in odore di malaffare; al Pdl (opposizione) che ha arzigogolato: se non ci sono stati casi di dipendenti mobbizzati per aver denunciato illeciti, perché introdurre questo nuovo strumento? Fino ai soliti «È compito delle Procure» e «Arriverebbero migliaia di denunce anonime»."
Sarebbe doveroso, a questo punto, riproporre con forza il sistema di whistleblowing silenziosamente bocciato nel silenzio generale.