NO alla chiusura dei Servizi Tossicodipendenze (Ser.T)

Materiale
Informativo

Lorenzo Boati

Via Albenga, 7, 20153 Milano, Italia

0 consensi

Segnala

- Segnalato rilevante da 0 persone.

LE PERSONE NON SONO SOLO DEI NUMERI

Giovedì scorso (21 marzo) in commissione Diritti e Politiche Sociali abbiamo cominciato a discutere in merito alla scelta di ASL di chiudere tre Ser.T-Servizi Tossicodipendenze (nome peraltro improprio visto che li si seguono anche casi di Gioco d'Azzardo Patologico) sul territorio Milanese; ne rimarrebbero così solo 4 in tutta Milano...davvero una troppo pochi rispetto alla grande necessità di un servizio di questo tipo, senza contare peraltro tutte le difficoltà che dovranno affrontare le persone, spesso giovanissime, che oggi frequentano quei centri e che dovranno trovare un'altra sede di riferimento (oltre a centinaia di altre criticità che questa scelta andrà a generare). Questi i tre Ser.T di cui è prevista una chiusura entro il 30 settembre 2013 con un processo che dovrebbe iniziare a fine aprile:

-Via Boifava, Zona 5
-Via Albenga, Zona 7
-Via Suzzani, Zona 9

Personalmente ritengo che nella Sanità i numeri di utenti serviti, e quindi la "quantità", non siano e non possano essere un parametro sufficiente e accettabile sul quale basarsi per chiudere un servizio.

È anche per questo che insieme ai miei "pari" delle altre zone interessate dalla chiusura dei Ser.T (zona 5 e zona 9) stiamo portando avanti un documento nel quale chiediamo ad ASL una revisione della decisione ma soprattutto un confronto con Comune, Zone e operatori (che ringrazio per il grande aiuto che ci stanno dando) affinché si avvii un percorso di confronto per una rivalutazione e riorganizzazione di questi servizi al fine di evitarne la soppressione.
È lo stesso documento che ho chiesto di portare avanti anche nelle altre zone di Milano non direttamente coinvolte, perchè la nostra posizione arrivi "forte e chiaro" a chi di dovere.

ULTIMI AGGIORNAMENTI

In commissione è passata ieri sera (28 marzo) la proposta di delibera che si oppone alla scelta di ASL di chiudere alcuni Servizi Tossicodipendenze (Ser.T) a Milano. Dopo un testo corposo con alcune premesse e dati fondamentali per inquadrare il problema, chiediamo che
"sia avviato un percorso di confronto tra Regione Lombardia, Comune di Milano, Consigli di Zona coinvolti (5,7,9), ASL Milano, operatori e rappresentanze sindacali, affinché la decisione sia rivista e si possano trovare tutte le modalità e gli accorgimenti per migliorare e innovare le capacità di risposta di questi servizi, rendendoli ancora piu efficienti ed evitandone la soppressione."

Ora attendiamo la discussione e votazione definitiva in consiglio, ma intanto tutte le zone di Milano si stanno attivando per approvare analogo documento. Dai che ce la facciamo a fargli cambiare idea!!!

Al prossimo aggiornamento,

Lorenzo Boati

Presidente della Commissione DIRITTI e POLITICHE SOCIALI- Consiglio di Zona 7

Tel: 331-1257753 Mail: boatiperlazona7@hotmail.it Sito: http://blog.boatiperlazona7.it FB: "Boati per la zona 7"

Commenti (3)

Mauro Quaroni

0 consensi

Segnala

- Segnalato rilevante da 0 persone.

Sono d'accordo con la proposta di non chiudere i SERT. Infatti Milano è considerata una delle città più a rischio droghe d'Italia. Penso anche, come padre di due figli adolescenti, che il servizio che svolgono i...

Oliverio Gentile

0 consensi

Segnala

- Segnalato rilevante da 0 persone.

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano: DIPENDENZE. MAJORINO: “SODDISFAZIONE PER MANCATA CHIUSURA DEI SERT” Milano, 9 aprile 2013 – “Esprimo soddisfazione per quanto assicurato oggi in Commissione dai...

Lorenzo Boati

0 consensi

Segnala

- Segnalato rilevante da 0 persone.

notizie positive per i Servizi Tossicodipendenze (Ser.T)...ma qualche dubbio rimane... Lunedì sera è stata approvata all'unanimità in consiglio di zona la delibera per dire NO alla chiusura di...

notizie positive per i Servizi Tossicodipendenze (Ser.T)...ma qualche dubbio rimane...

Lunedì sera è stata approvata all'unanimità in consiglio di zona la delibera per dire NO alla chiusura di alcuni Servizi Tossicodipendenze a Milano e chiedere a Regione Lombardia e Asl una revisione sulla scelta e l'avvio di un percorso di confronto sul tema. Già martedì questo percorso è iniziato in Comune in commissione consiliare alla presenza dell'assessore Pierfrancesco Majorino e del Direttore Sociale e del Direttore del Dipartimento Dipendenze di Asl (doveva essere presente anche il Direttore generale Walter Locatelli che però non ha potuto partecipare).

Durante lo svolgimento della commissione fuori da Palazzo Marino in strada sotto la pioggiaanche il presidio degli operatori dei Ser.T con cartelli appesi al collo e megafoni alla mano.

In commissione dopo il benvenuto dei Presidenti delle Commissioni Politiche Sociali (Marco Cormio) e Decentramento (Rosario Pantaleo), riunite in seduta congiunta per l'occasione, la parola è stata data subito al direttore del settore sociale di Asl, Dottor Sileo, che all'inizio del suo intervento ha affermato, con grande stupore da parte di molti dei presenti, che non si tratta di una chiusura del servizio inteso come sede erogativa, ma solo di "una soppressione di incarico ai dirigenti responsabili" delle tre sedi a rischio chiusura (Via Albenga, Via Boifava, Via Suzzani); il Dott. Sileo ha anche aggiunto che chiaramente sarebbe impossibile pensare di chiudere ad esempio il Ser.T di Boifava perchè al momento è l'unico servizio ("presidio") di questo tipo presente nella zona sud di Milano.

Dopo una rapida carrellata su alcuni dati relativi ai servizi erogati dai Ser.T e sui "numeri" della dipendenza a Milano (sia da sostanze ma non solo come nel caso del gioco d'azzardo patologico) il Dottor Sileha concluso il suo intervento dicendo anche che gli "smi privati" (ovvero le sedi Ser.T del privato sociale accreditato, oggi due sul territorio milanese entrambe in zona 3) "quelli sono e quelli rimarranno".

Subito dopo la parola è passata all'Assessore Majorino che ha espresso "soddisfazione" per la buona notizia.

Poi sono seguiti gli interventi dei consiglieri comunali che a partire dal Presidente Cormio (seguito anche dai Consiglieri Bertolè, Quartieri, Gibillini e Biscardini) quasi increduli hanno più volte chiesto conferma che quanto affermato da Asl fosse una comunicazione ufficiale e che quindi si trattasse solo di un "grosso malinteso".
Gli stessi consiglieri hanno poi subito rilanciato chiedendo ad Asl comunque di portare avanti un confronto comune sul tema dipendenze a Milano; richiesta accolta pienamente da Asl che avvierà proprio nei prossimi giorni una conferenza di servizi sul tema insieme agli operatori, come richiesto anche dalle delibere dei consigli di zona.

Purtroppo in commissione non c'è stato abbastanza tempo per dare la parola anche ai Consigli di Zona (ha parlato solo Tranquillino di zona 2) e purtroppo nonostante la buona notizia qualche paura e qualche dubbio su questo "malinteso" rimangono (ma si spera possano essere affrontati e chiariti in prossimi momenti di confronto):

- Come mai il Direttore Locatelli lo scorso 8 Marzo aveva affermato in dichiarazioni pubbliche (Il Giorno Milano) che "La chiusura delle sedi fisiche è data dal fatto che nei Sert la quantità delle prestazioni è in contrasto con quello che è il buon senso, l'economicità e l'appropriatezza delle stesse"???

Se si trattava di una dichiarazione sbagliata o riportata in modo errato come mai non c'è stata una smentita visto anche il susseguirsi di voci sul tema di quest'ultimo periodo.

Come mai si è aspettata solo questa commissione per smentire queste errate informazioni?

- Come mai nel POA (Piano di Organizzazione Aziendale) di Asl si legge "CRONOPROGRAMMA SOPPRESSIONI STRUTTURE SEMPLICI AL 30 SETTEMBRE 2013: Sert sede di Via Boifava, Sert Sede di Via Albenga, Sert sede di Via Suzzani"???

- E come mai sempre nel POA, nell'organigramma del dipartimento dipendenze non sono più riportare le sedi dei tre Ser.T di cui si era paventata la chiusura?

- Possibile che Comune di Milano (dall'assessore ai consiglieri comunali) Consigli di Zona, operatori e sindacati (tutti soggetti che in diverse forme si erano attivati in questo periodo per opporsi a questa scelta) avessero tutti capito male e che si tratti solo di una soppressione di incarico ai responsabili e quindi di un malinteso?

Ad ogni modo ora la chiarissima dichiarazione di NON CHIUSURA e di disponibilità a confrontarsi sul tema fatta da Asl in una sede ufficiale ci auguriamo sia portata avanti e mantenuta.