Le infingarde delibere sindacali del divieto dei botti a Capodanno

Egr. Sig. Giuseppe Maria Greco,

Rispondo volentieri e la ringrazio per avermi dato l'opportunità di approfondire.

Intanto non ritengo di aver lanciato strali al Sindaco Sala (tutte le città d'Italia hanno lo stesso problema, anche Genova, ed al Sindaco Bucci ho scritto la stessa cosa) ma un suggerimento, e cioè di fare pressioni sul Governo affinché venga vietata la fabbricazione e la vendita dei botti.

L'odinanza sindacale anti-botti resta un semplice atto platonico di civiltà, come da anni puntualmente sperimentiamo in quanto largamente disattesa, non gestibile perchè non ci sono le condizioni, non ci sono energie spendibili per la prevenzione e la repressione del fenomeno che è macroscopico.

Resta il "beau geste" encomiabile di grande civiltà dei Sindaci, a quanto pare di ogni colore politico, ma non basta. Ritengo che i Sindaci (sono Ufficiali di Governo nell'espletamento delle loro funzioni e nelle loro prerogative) possano e debbano fare fronte comune per arrivare al traguardo con risultati apprezzabili, attraverso una energica campagna di sensibilizzazione delle autorità centrali romane, facendo lobby su Governo e forze politiche del Parlamento.

Solo il Legislatore può porre le basi per mettere fine all'inciviltà e ai tanti feriti e vittime che sono un costo sociale evitabile ed intollerabile.

Tuttavia sono ben conscio che non sarà poi un compito facile gestire i divieti, ma si possono porre le basi per ridurre drasticamente il fenomeno ed educare i cittadini al rispetto delle leggi.