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CSA Petrarca Onlus non poteva lasciar passare il settimo centenario della morte di Dante Alighieri senza promuovere un’iniziativa che ricordasse questo evento. Così da Casa Petrarca si è voluto ricordare le "Tre Corone" della lingua italiana, i tre giganti che sono all'origine della nostra lingua, non lasciando solo Dante nel ricordo della sua morte.
Sabato 11 settembre 2021 si è tenuto un incontro con tre relazioni che hanno toccato Dante Alighieri, Francesco Petrarca e Giovanni Boccaccio.

L'evento è stato preceduto dal saluto, molto intenso, del Presidente del Municipio 7 Marco Bestetti, seguito dall'Assessore alla Cultura Antonio Salinari e quindi, nel finale, dall’Assessore Lucrezia Ferrero, che hanno rivolto ai nostri volontari manifestazione di stima nei confronti della loro missione culturale.

La conferenza “La grande Bellezza delle Tre Corone” è stata dedicata alla memoria del caro amico di sempre Renato Bosoni, da poco scomparso. Mons. Giovanni Balconi, insigne petrarchista lo aveva così ricordato: “La notizia della morte di Renato mi fa particolarmente soffrire. Era un uomo limpido, amante delle cose belle come la poesia di Petrarca. Ricordiamolo al Signore. È Lui, per usare un verso di Dante, che muove il sole e le altre stelle. Renato continuerà a proteggerci per le nostre scoperte inerenti la cascina Linterno. Ci aiuterà a decifrare meglio lo spazio di questo “mistero”.

Prima di entrare nel vivo delle tematiche dell'incontro, Samuel Zucchiati ha intrattenuto l’affollata platea, sull'importanza e gli equivoci della Cultura pubblica e privata, ponendo questioni pregnanti che hanno fatto riflettere l'uditorio.

Il primo intervento aveva come tema la lettera di Dante Alighieri a Cangrande della Scala, relatore Roberto Gariboldi. Dopo aver diffusamente ricostruito la figura storica del signore di Verona. il relatore si è concentrato sul significato e sull'importanza di questa lunga epistola latina in cui il sommo poeta dedica il Paradiso a Cangrande e dove illustra il significato della Commedia, fornendoci una recensione del suo capolavoro.

Il secondo intervento era incentrato sulla solitudine come “libertà dello spirito”, relatore Massimo De Rigo. Questo affascinante argomento è la chiave per comprendere la complessa personalità di Francesco Petrarca, che dedica un'opera specifica all'argomento, il "De vita solitaria". Il relatore ha illustrato inoltre le principali "solitudini", dimore solitarie del Poeta, con il comune standard di avere orto e giardino, a significare la grande passione per la natura del nostro poeta. La natura era la sua fonte d'ispirazione, il luogo d'elezione in cui amava vivere, scrivere, studiare e ricevere gli amici.

Il terzo ed ultimo intervento è stato dedicato a Giovanni Boccaccio quale biografo di Dante, relatrice Sofia Sangalli. Questa giovane studiosa ha sapientemente illustrato l'ammirazione di Boccaccio verso Dante, condivisa con l'amicizia per Petrarca. Attraverso l'opera intitolata "Trattatello in laude di Dante", Boccaccio ci offre la prima biografia della prima delle Tre Corone, opera ricca di spunti, notizie ed esami critici dei suoi lavori, sulla quale si sono basati gli autori successivi.

Le relazioni erano intercalate da commenti e letture, recitate con passione e grande forza espressiva, da Laura Viganò.

Al termine della lunga e poliedrica Conferenza, calorosi applausi di approvazione.

Roberto Gariboldi

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