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2 anni fa
P.za del Duomo, 24, 20100 Milano MI, Italia
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Non mi pare sia necessario trovare parole e vocaboli particolari per descrivere questa vicenda che fa pensare a uno scherzo, a un tiro mancino tra amici che finisce con il classico: "Ci sei cascato pirla".

Invece pare sia vero, VeloLeo, i "risciò" che portavano i turisti in giro per il centro di Milano a "impatto zero", non sono troppo in sintonia con la Giunta Sala ne' con Regione Lombardia, i quali si rimpallano l'onere di autorizzare una licenza per legalizzare definitivamente un servizio che parrebbe centrare a pieno il 100% degli obiettivi tanto decantati di decarbonatazione, decarbonizzazione, impronta carbonica, inquinamento passivo e attivo, riduzione di CO2, impatto zero, sostenibilità, ecosolidarietà, azzeramento di tutti i PM esistenti, e ogni altra forma di inquinamento a parte il respiro umano e le flautolenze umanamente inevitabili che in questo caso si disperderebbero in ambiente; certo, dentro i Bastioni "Ça va sans dire".

Viene spontaneo ironizzare sulla vicenda per la quale forse sussistono impedimenti burocratici e magari anche altro, ma sorge spontanea una "question time" all'Assessora Signora Elena Maria Grandi, all'Assessora Signora Arianna Censi oltre che all'illuminato  Maire Sig. Sala, folgorato sulla via di Damasco e rendento dal mondo green, nonostante l'avanzamento della cementificazione e un ossessione per le periferie: visto e considerata l'integrale manovra ultima quale AREA B, un'AREA C interdetta anche alle zanzare 1.0 a carburazione adiabatica, nonché alle politiche radical di disincentivazione del mezzo privato, date le recenti assunzioni dei piani di intensificazione dei parcheggi a pagamento nonché delle piste ciclabili, dati gli impegni presi a Parigi e in tutti i luoghi Istituzionali in cui Milano si è presentata con un piano di riduzione delle emissioni nocive estremamente ambizioso corredato di dictat ai cittadini divergenti, si chiede cortesemente un chiarimento sulla logica che ha portato il Comune di Milano a ostacolare anziché agevolare questa iniziativa imprenditoriale che alla luce dei fatti appare assolutamente in sintonia con le politiche dell'attuale giunta e con gli obiettivi Milano 2030, Milano 2050, Milano 2060, Milano 2100 e ogni altra Milano possibile compresa quella del Metaverso.

Gianluca Gennai

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