Piazza Leonardo da Vinci: equilibrio vita di piazza e vita privata dei residenti

Con l'inizio della bella stagione si intensifica la questione già presente da alcuni anni: conciliare il diritto di vivere la piazza mantenendo il diritto dei residenti a dei momenti di quiete e mantenendo il rispetto delle regole.

Tralasciando le feste private di compleanno che iniziano a mezzanotte, tralasciando le aggregazioni spontanee con musica diffusa fino alla mattina, che indubbiamente possono essere diffici da controllare, credo che almeno gli eventi organizzati andrebbero gestiti un po' meglio. Riporto l'esempio odierno: festa di Svoltastudenti, 18 maggio 2023. Manifestazione organizzata con il patrocinio del Comune di Milano, posso immaginare anche del Politecnico, maggiore fruitore della piazza, con servizio d'ordine privato, cellulare della Polizia di Stato, ambulanze e via dicendo. La musica, trasmessa da un palco allestito di fronte edificio storico del Politecnico, ha iniziato alle 18, e sta proseguendo fino ad ora (h23.54 in questo momento) ad alto volume, tanto da far vibrare oltre alle finestre di casa, anche le vetrate dell'androne del codominio al civico 3, dalla parte opposta della piazza. Poco fa c'è stato anche uno spettacolo pirotecnico. 
Per informazione, domani sera ci sarebbe stato in programma il Bottellon, rimandato oggi per pioggia.

C'è qualche organismo che sorveglia gli orari?
C'è qualche organismo che sorveglia i limiti di emissione sonora?
C'è qualche organismo che controlla il calendario degli eventi per mantenere un certo equilibrio?

Io credo che banalmente si potrebbe chiedere di mantere dei volumi più legali, e evitare di montare il sistema di amplificazione rivolto verso la piazza, che fa da immensa cassa di risonanza, tanto che la musica si sente di più in casa che in piazza.

Qual è la vostra opinione?
Qual è la posizione dell'amministrazione, del municipio e del comune?
Qual è la posizione del Politecnico di Milano, ad esempio di Chiara Pesenti, dirigente dell'Area Campus life e dell'Area Public engagement e comunicazione?

Cordiali saluti,
Benedetto