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Inviato da avatar Riccardo De Benedetti il 25-03-2013 alle 12:53

Intervengo come vicepresidente di ASSOCOND-CONAFI (Associazione nazionale condomini e Coordinamento vittime fallimenti immobiliari). Da dodici anni mi occupo delle problematiche condominiali, oltre che dei fallimenti immobiliairi e delle loro drammatiche conseguenze. Non la faccio lunga e mi limito a portare un ulteriore esempio di come la nostra città e la nostra nazione (paese ho deciso che è un termine che non si dovrebbe più usare: è il segno della nostra debole identità comunitaria, un termine che denuncia i legami deboli e a corto raggio che costituiscono la nostra comunità) non siano attrezzati e mai lo saranno per uscire dalla condizione di inefficienza nella gestione degli spazi e delle strutture pubbliche. Chiunque agisce a contatto con i cittadini cercando di promuovere comportamenti civili sa che deve passare dal quell'unico istituto che dopo il matrimonio comporta la comunione dei beni: vale a dire il condominio. Pochi lo percepiscono, ma il «con» di condominio significa «comunione». Quale altra cellula di base del vivere civile conserva nella propria definizione iniziale il termine comunione intesa come condivisione? Nessuna. Eppure qual è l'istituto più trascurato, più vilipeso, più ridotto a macchietta, a bozzetto parodistico dei processi decisionali più corrivi e inutili? Tanto che la riforma che entrerà in vigore a giugno ha meritato nei suoi lunghi anni di gestazione l'interesse limitato e il più delle volte distratto di pochissimi parlamentari. Tutte le volte che si deve por mano a un qualche tentativo di modificare in modo massivo i comportamenti della cittadinanza si dovrebbe passare dai condomini, dalla raccolta differenziata alla rimozione della neve; dal corretto uso degli scarichi fognari (nessuno sa che le spese per gli spurghi sono enormi grazie all'abtudine dei cittadini di buttare nel cesso di tutto!) fino al modificarsi peggiorativo del decoro urbano grazie al moltiplicarsi infame e dissennato delle paraboliche... e gli esempi potrebbero moltiplicarsi all'infinito. Buoni comportamenti in condominio creano la base necessaria per buoni comportamenti civici e di conseguenza maggior esonero da parte dei responsabili amministrativi del comune che si concentrerebbero nell'individuare soluzioni avanzate ai problemi di organizzazione della vita sociale. Ma chi mai coinvolge il condominio come istituto giuridico? Chi mai affida responsabilità e doveri anche in ordine ai comportamenti deviati e molesti di una quota sempre maggiore di cittadini? La maleducazione civica è un costo, altissimo che tutti i cittadini onesti pagano alla trascuratezza culturale ormai maggioritaria in tutti gli schieramenti politici e culturali, ognuno dei quali per la quota che gli compete mostra un sovrano disprezzo per la minuta organizzazione del vivere civile proporzionale all'altezza dei propri ideali conclamati, sempre pià alti, sempre più generali, sempre più mondialei e universali, sempre pià inclusivi, dal cui elenco manca forse solo la correzione di traiettoria dell'ultimo meteorite... per il resto c'è tutto! Diretta conseguenza di questo stile è proprio quello che si denuncia in questa discussione, l'impossibilità stessa di porre mano a qualsiasi intervento misurabile quanto alla sua efficacia a partire dai contributi offerti dai cittadini che parlano parlano scrivono migliaia di post ma mai ricevono e mai riceveranno risposte. E concludo: mi sono limitato in partecipaMi a segnalare come l'amministratore del mio condominio non avesse ancora ricevuto a distanza di circa 5 anni e mensili solleciti l'elenco dei 9 inqulini aler presenti nel nostro condominio, per poter stampare correttamenti i nomi e inserirli correttamente nelle caselle di posta  e nella citofoneria e, appena rinnovata, non avere strati di adesivi scritti nelle più incerte calligrafie... nessuna risposta. Sono cambiati i referenti aler almeno cinque o sei volte. Solo per dire che non c'è alcuna speranza che l'amministrazione comunale sia in grado di percepire il senso delle buone pratiche e delle pratiche corrette. Si tira a campare fino al collasso che spero sia il più vicino possibile così che finalmente ognuno avrà di fronte l'immagine precisa della propria insipienza e del proprio nulla!!!

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