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Inviato da avatar Bruno Alessandro Bertini il 22-08-2014 alle 01:17

Io oggi alla fermata metro di via brenta ho incontrato una donna italiana che girava chiedendo 50 centesimi a tutti, poi in cadorna si è avvicinato un ragazzo probabilmente slavo che mi ha chiesto se avevo ben 4 centesimi da dargli, rientrando a casa, appena fuori dalla fermata brenta, un'anziana mi ha chiesto un euro e infine ho incontrato il senzatetto che è sempre appostato davanti al supermercato vicino a casa mia. Siccome oggi mi sentivo generoso ho sperperato ben 2,90€. E a me lo stato non li dà gli 80€, anzi, me ne ha tolti quasi 35.000. Siccome appena ho aperto partita iva, oltre a tasse e gabelle, mi sono beccato una causa con telecom, una col condominio e una con l'erario ho visto bene di chiudere tutto che almeno posso assumere uno pseudo avvocato col gratuito patrocinio dello stato. Siccome non credo più nel sistema spesso sono in giro ad aiutare amici che poi ricambiano, e oggi sono passato a controllare il terrazzo di uno dei più grandi industriali di Milano e d'Italia per conto di un amico che è in ferie e gli cura le piante: tre erano morte, vasi infestati da erbacce, grondaie intasate... voi penserete ora che il mio amico lavora male, ma la realtà è che il suddetto industriale non ha più soldi da dedicare alla cura del giardino e quindi si fà il minimo indispensabile per tenere bassi i costi. Poi sono passato da un altro conoscente, una persona a cui piace fare le cose in regola (stava ad esempio compilando i moduli per lo smaltimento di materiale da ufficio che fa fare all'Amsa) e mi raccontava che se porti più di tre cartucce d'inchiostro esaurite in ricicleria non te le accettano, come moltissimi altri materiali che sono accettati entro il limite di poche unità, e tutto questo per far lavorare AMSA anzichè favorire i conferimenti diretti. Spesso mi dice che nonostante il lavoro ci sia l'idea di andare all'estero è sempre presente a causa delle migliori condizioni di lavoro, mi raccontava che la trascrizione dei libri che vengono digitalizzati è spesso affidata a indiani che non conoscono nulla dell'italiano ma sono molto precisi nel riportare i caratteri e costano pochissimo. Mentre ero lì mi chiama un amico in difficoltà economiche per chiedermi se conosco qualcuno che vuole acquistare la sua sigaretta elettronica usata pochissimo. In serata mi sposto da un altro conoscente per riparare una vecchia lampada attaccata con lo scotch fuori dalla porta per fare luce, anche qui soldi zero. Durante il viaggio vedo ovviamente negozi con cartelli di saldo, molte serrande chiuse o in vendita, sarà che è agosto ma ci sono tantissimi extracomunitari sui mezzi pubblici, e soprattutto tutti i bambini piccoli che incontro sono loro, famiglie di due/tre figli che in qualche modo ce la fanno, alcuni lavorando duramente (più di noi italiani) altri facendo quel che possono, come questi due tizi della foto, intenti a caricare sulla loro utilitaria pacchi e pacchi di borse e borsette provenienti dal negozio cinese.

Non chiamiamoli vù cumprà: quelli erano altri tempi. Questi sono ben organizzati e la polizia fa finta di non vedere. Mettiamoci il solito degrado, i palazzi cominciati e mai finiti, il fatto che mi hanno di nuovo rubato la bici sottocasa anche se aveva una ruota storta e sgonfia ed era legata... Non mi interessa poi tanto quel che scrive quel giornalista tedesco, la crisi non si crea per una fissa mentale che abbiamo in testa noi, la crisi è strutturale, fatta di leggi e idee sbagliate di chi ci governa e beffardo tenta di far ricadere la colpa su di noi.

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