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Buongiorno,
inserisco (in allegato), il DOC. CORSIA DINAMICA PROVVEDIMENTO FINALE, dove in "allegato 1" vi sono elencate tutte le tavole del progetto di dettaglio con le quali si potrebbero chiarire molti aspetti ad oggi solo ipotizzabili.
Per quanto riguarda la reperebilità delle informazioni, il primo ente è il Ministero dei trasporti sede proviciale, poi Anas in quanto soggetto titolare per le concessioni, Autostrade per l'Italia e poi i comuni interessati all'opera ( i vari assessorati ).
Per Milano la questione è più complessa, in quanto il comune sembra non avere dimostrato grande interesse al progetto ( in effetti, nei vari passaggi, non è presente al momento delle firme dove si legge: assente ).
La Provincia di Milano sì, ma oggi dove andare?
Va detto sinceramente che sarà ben difficile ottenere delle eventuali modifiche al progetto in quanto opera vincolata come strategica e essenziale per EXPO2015 ( anche se postuma ), quindi dotata di tutti i possibili " sigilli istituzionali " per renderla blindata.
Gli strumenti in mano ai cittadini sono pochi in generale, ancora di meno in questo caso in cui ci sono gli espropri esecutivi e l'opera tocca più comuni, difficile poter intervenire come singolo soggetto ( per esempio il comune di Milano ).
Al netto di quanto sopra, sarebbe opportuna la formazione di un comitato civico e la raccolta di molte firme dei residenti e non solo, allora si acquisisce un peso specifico significativo, quanto di altro, e parlo di interrogazioni in sede di CDZ8 piuttosto che in consiglio comunale, ad oggi non penso possano essere penetranti anche se utili, in virtù dell'effetto dimissionario della giunta attuale e della cordata politica ad essa coesa.
Credo che l'obiettivo possibile è una riduzione delle estensioni laterali o comunque una grande attenzione al rispetto dei limiti, oltre che all'ottenimento di lavori aggiuntivi di mitigazione e eventuali riconoscimenti economici per il disagio e per l'eventuale rivalutazione al ribasso del capitale immobiliare. ( sono previsti interventi direttamente sulle proprietà maggiormente coinvolte, qualora non fossero rispettati i valori di attenuazione del rumore e smog in modo da ottenere i livelli accettabili decretati dalle leggi in materia di salute pubblica ).
Resta la grande amarezza per il silenzio delle istituizioni locali anche per la scarsa conoscenza di quanto accadeva negli uffici " alti " a danno della zona amministrata ( certo sarebbe molto peggio se il silenzio derivasse dalla complicità politica ).
Gianluca Gennai
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