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Gentile Sig. Ruggero,

la viabilità a Milano è molto complessa e non è semplice proporre soluzioni se non si hanno ben chiari alcuni aspetti necessari alla sussistenza della città, cosa che solo alcuni hanno e non sono le cariche politiche pur essendone i diretti responsabili.

Provo a fare un intervento che potrebbero fare altri molto più esperti di me, a partire dai tecnici all'urbanisitica e alla vaibilità che certo non le risponderanno mai. Al massimo potrebbe arrivare una risposta da qualcuno che ha interesse a ricevere consensi a buon mercato, magari promettendo che da domani non si vedranno più T.I.R per le vie della città.

Sappiamo benissimo come è configurata Milano sia sotto il profilo viabilistico che urbanistico e infrastrutturale.

Le arterie principali che entrano a Milano sono certamente soggette a questi episodi e vorrei, come lei, non vedere dei T.I.R. che transitano in città, quella parte di città che si chiama periferia, parte deputata a sostenere qualsiasi scelta rivolta al miglioramento del centro sempre più sostenuto dalle politiche green e questo è un dato di fatto e non può essere cambiato in tempi brevi nonostante le promesse che, ahimè, ci hanno fatto credere al rinascimento milanese ma che invece lo si potrebbe paragonare al medioevo visto l'aumento della forbice tra chi sta bene e chi sta meno bene, tra i potentati finanziari e il gap tra vivibilità urbana e periurbana.

Le periferie saranno sempre più soggette a essere un HUB generico e un ponte fisico tra fuori e dentro la città fin quando le politiche di sostenibilità non saranno distribuite attraverso veri piani di riqualifica sia urbanistica che viabilistica dell'intera area suburbana e questo potrà avvenire solo se anche i luoghi del potere verranno spostati, allora qualcosa cambierà, soprattutto se prenderà corpo la città metropolitana con un governo illuminato, francamente assai lontano dai personaggi politici di oggi, tranne rare eccezioni.

Per il momento, e lo scrivo con grande senso di responsabilità e sincerità visto che non sono legato a una logica di voto ma tuttavia credo che il cittadino abbia il diritto di avere delle risposte, vedremo questo e altro nelle vie di periferia. S'immagini se fossero realizzate le opere di rivalutazione dei navigli che cosa potremmo vivere nelle vie di periferia.

Mi auguro che riesca a farsene una ragione e che la sua resilienza le consenta di accettare la ridotta della politica che oggi viviamo a Milano... con annessi i T.I.R

Gianluca Gennai.