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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 10-02-2019 alle 11:49

Di seguito i commenti che sono arrivati sul rilancio Facebook del parere di Eugenio Galli:

  • Ivan Sal
    Ivan Sal Eugenio Galli, grazie per il tuo contributo.
    A me dicono che sbaglio toni e modi; voglio vedere cosa diranno a te.
    Curioso di vedere chi risponderà e chi invece farà finta di non vedere. 
    Come minimo mi aspetterei una risposta da:
    Beppe Sala
    Marco Granelli
    Lorenzo Lipparini
    Pierfrancesco Maran
    Elena Grandi

    Chiedo la lettura di questo contributo a
    Andrea Pillon
    Michele Sacerdoti
    Natascia Tosoni
    Simonetta D'Amico
    Marco Mazzei
    Stefano Costa
    Roberto Re

    Cito anche chi sicuramente sarà lieto di leggere un punto di vista ragionato e ragionevole.
    Emilio Battisti
    Luca Beltrami Gadola
    Gabriele Antonio Mariani
    Irene Pizzocchero
    Luca Vinti

    E infine un grazie a Oliverio Gentile e partecipaMi
     
  • Luca Vinti
    Luca Vinti Ivan, lietissimo di leggere un commento autorevole che si aggiunge a quello dei "maltrainsema" che si informano nei dettagli e non si fermano allo "spot" del potente di turno
     
  • Michele Sacerdoti
    Michele Sacerdoti Ho risposto a Eugenio Galli 
    https://www.partecipami.it/infodiscs/view/34098#body_35514 Il problema della eventuale carenza d'acqua nella Martesana richiede una risposta da parte degli esperti di questa problematica. Non si può agitarla in modo generico parlando dei cambiamenti climatici, che a volte producono eccesso di acqua dovuta a piogge torrenziali. Dato che l'acqua della Martesana proviene dall'Adda occorre un studio sui livelli dell'acqua in questo fiume e dei consumi di acqua da parte dell'agricoltura. E' noto che le coltivazioni intensive di mais richiedono grandi quantità d'acqua e per questo non sono considerate molto sostenibili. Credo che si sostengano solo grazie ai finanziamenti della Unione Europea. Il conflitto tra navigabilità della Martesana e usi irrigui risale a tempi molto antichi, basta leggere qui https://it.wikipedia.org/wiki/Naviglio_della_Martesana
     
  • Lorenzo Lipparini
    Lorenzo Lipparini Luca Vinti Ivan Sal ma secondo voi quale risposta è possibile al sorriso beato di Galli che ci mette in guardia dalla follia pura col suo scritto apodittico? Non ci possono essere numeri, argomenti.. solo un altro sorriso beato. C'è invece una risposta semplice che chiedo: chi è il potente di turno e qual è lo spot di cui si scrive?
     
  • Ivan Sal
    Ivan Sal Ciao Lorenzo Lipparini, premesso che ci sono svariate idee e posizioni.
    Ad Eugenio Galli, e tanti altri cittadini si potrebbe rispondere in vario modo.
    Se dovessi rispondere io, direi che i Navigli possono essere riaperti quasi come erano in passato, rispettando dimensioni e materiali originari e congiuntamente facendo un’operazione di chiusura al traffico di almeno Area C e di recupero delle rogge e dei canali minori fuori dal centro. 
    Lo spot è la costante propaganda che si fa.
    Il potente non è uno, ma sono quelli che comandano movimento terra, cemento e asfalto.
    Fare un’opera grandiosa può avere un senso, spendere 500 milioni per un nuovo canale in scala ridotta, no.
     
  • Luca Vinti
    Luca Vinti Lorenzo LippariniIvan Sal ha risposto sopra identificando ciò che anch'io penso aggiungendo che in una scala di priorità per la nostra città è molto ma molto indietro la questione "riapertura Navigli" ed è veramente inaccettabile vedere un investimento così corposo utilizzato per la gioia (non Melchiorre) di pochi intimi bucolici. Ho letto la tua tesi di laurea dove erano presenti alcune delle criticità esposte da noi contrari, sono certo che nel 2021 questa scelta sarà un dannosissimo boomerang per Sindaco e la sua lista, la controparte non lo dimenticherà.
     
  • Gabriele Antonio Mariani
    Gabriele Antonio Mariani Lorenzo Lipparini, conosco personalmente Eugenio Galli, lei lo conosce ? 
    La sua risposta è vergognosa e non degna di un assessore. 
    Le opinioni dei cittadini, se espresse con educazione (e mi pare che le riflessioni di Eugenio Galli lo siano) meritano rispetto.
    I suoi toni mostrano il nervosismo di chi forse, dopo una pseudo campagna promozionale perdente, non sa da che parte rigirarsi.
     
  • Irene Pizzocchero
    Irene Pizzocchero Lorenzo Lipparini lo scritto di Eugenio Galli riporta un pensiero critico che non andrebbe semplicisticamente liquidato col sarcasmo. Parte della società civile milanese vi sta dimostrando che non accetta idee preconcette, vendute come suprema verità. Il confronto, la condivisione e la trasparenza dovrebbero caratterizzare la visione della città. E chiunque dovrebbe avere diritto di esprimersi riguardo a quella che ci state proponendo.
     
  • Ivan Sal
    Ivan Sal Lorenzo Lipparini, oltretutto è un radicale. In questa querelle, noi cittadini interpretiamo il ruolo politico e lo spirito dei Radicali.
    i radicali che ruolo interpretano?
    Quello di della vedova e tabacci?
    Marco Cappato, sarebbe bello e utile averti presente su questo tema, non è cosa da poco.
     
  • Eugenio Galli
    Eugenio Galli Assessore Lorenzo Lipparini, il Suo sarcasmo nei miei confronti non mi tocca molto ma soprattutto - purtroppo! - non risolve i problemi a monte, che ho inteso segnalare con il mio contributo che Lei giudica apodittico. 
    Conosco molte persone che hanno votato questa amministrazione (io stesso sono fra quelle). 
    Sul tema dei navigli e sul modo in cui state portando avanti questa idea, molti si sono cuciti la bocca consegnandosi al silenzio, non per convinzione della bontà dell'idea ma per PAURA di offrire una sponda ai vostri avversari politici. Cioè, in molti casi c'è chi preferisce non criticare a viso aperto, per timore che arrivi il peggio.
    Secondo Lei questo modo di vivere la partecipazione civica è normale? Secondo me no!
    Di tutto questo, penso che anche voi ve ne rendiate conto. Anche perché, altrimenti, il tema del referendum civico (che lo stesso sindaco aveva individuato come opportuno accanto al "dibattito pubblico", e non in alternativa ad esso) non sarebbe stato sfilato.
    Non mi venga a dire - proprio Lei che viene dall'esperienza radicale - che è per una questione di costi, perché su una questione del genere non mi pare una risposta plausibile.
    Quanto è costata fin qui (tra studi, progetti, carotaggi e dibattiti vari) questa operazione alla nostra città?
     
  • Franco Puglia
    Franco Puglia Aggiungo una osservazione NON banale : Lorenzo Lipparini è assessore alla PARTECIPAZIONE, cioè dovrebbe interpretare una figura di GARANZIA nei confronti dei cittadini, per gentile concessione del Comune, figura che in passato non esisteva, inventata in ossequio all'anima storica dei Radicali Italiani, da sempre partecipativa e referendaria.
    Invece l'assessore Lipparini si schiera con il progetto comunale, mentre dovrebbe essere super partes. 
    Non solo : sostiene a spada tratta che con il referendum del 2011 i cittadini già decisero tutto in merito, esprimendo tutta la propria contrarietà ad una nuova fase referendaria, mentre viene clamorosamente smentito in questo dallo stesso sindaco Giuseppe Sala in piena sala Alessi, alla presenza dello stesso Lipparini.
    Ci vuole del coraggio per continuare ad occupare questa poltrona, nonostante tutto : di QUESTA partecipazione ne facciamo volentieri a meno.
     
  • Adalberto Massimo Mainardi
    Adalberto Massimo Mainardi Ragazzi!
    Ancora a discutere di questa storia delle 5 pozzanghere?
    Ma allora non avete capito cosa ha detto Sala.
    L’impropriamente chiamato “Progetto Navigli” è accantonato.
    Definitivamente, dico io.
    Avrebbero anche potuto risparmiarci le fandonie di Boatti, MM e soci, sui benefici e le ricadute economiche a vantaggio di tutta la città e tutti i bla bla bla.
    Già smentite clamorosamente e sulle quali non voglio più tornare.
    Per il semplice motivo che il “Progetto Navigli” è affondato.
    La Commissione Europea non darà un centesimo, per quell’opera, perché non ha nulla a che vedere con ripristino di sistemi idrici Adda / Ticino, nulla a che vedere con navigabilità o mobilità, nulla a che vedere con riduzione del traffico e men che meno con il contrasto all’inquinamento.
    Di conseguenza trovo inutile discutere ancora sulla farsa del débat public, o della falsa partecipazione.
    C’est fini!
    Forse un giorno, dico forse, qualora si dovesse parlare di un progetto coraggioso e di ampio respiro, che preveda la riapertura delle “vie d’acqua”, la riduzione del traffico e conseguente potenziamento del TPL e tutte quelle cose lì...
    Quel giorno, forse, si otterranno ampio consenso, fondi europei, contributi dello Stato e, perchè no, anche di privati, quel giorno, si riuscirà a fare qualcosa di utile e di condiviso.
    Buon proseguio!
     
  • Giuseppe Maria Greco
    Giuseppe Maria Greco E' interessante verificare che al dialogo, quello che implica la possibilità di rendere possibile la parola partecipazione, si preferisce lo scazzo. Ognuno ritiene di avere totalmente ragione, per cui tutti gli altri sono degli imbecilli. Ritengo che dobbiamo tornare, prima di confrontarci, a riflettere. Sicuramente siamo tutti persone che mirano al cosiddetto bene comune. Ma siccome è "comune" implica il confronto tra diversi punti di vista, così da trovare la sintesi. La commissione europea non ha dato giudizi sulla proposta Sala, semplicemente ha chiarito qual è il suo mandato, che richiede altri riferimenti di progetto. Si tratta quindi non di giudicare questo o quello, ma di verificare se riteniamo di potere rientrare nel mandato della commissione europea oppure no
     
  • Adalberto Massimo Mainardi
    Adalberto Massimo Mainardi Mio caro Giuseppe Maria.
    Se in questa vicenda fossero tutti protesi alla tutela della res publica, non ci sarebbe stato bisogno di raccontare tutte le fandonie che i sostenitori delle 5 pozzanghere hanno continuato imperterriti a raccontare.
    Se c’è qualcuno che dovrebbe fare un passo indietro e riflettere, sono proprio coloro che hanno sbeffeggiato i cittadini con quest’opera bislacca.
    Detto questo, vi auguro nuovamente buon dibattito.
     
  • Giuseppe Maria Greco
    Giuseppe Maria Greco Adalberto Massimo Mainardi che sia un'opera bislacca può darsi, però occorre constatare che i pareri sono discordi. Mi permetto quindi di porle davanti a una scelta: il problema è questo progetto (che lei chiama delle cinque pozzanghere), e in questo caso dobbiamo discutere del suo contenuto, oppure del dialogo tra i cittadini e il sindaco, cioè della partecipazione (avendo chiaro che i difetti ci sono da ambedue le parti) e allora si tratta di pretendere la costruzione di un serio sistema di collaborazione 
     
  • Adalberto Massimo Mainardi
    Adalberto Massimo Mainardi Caro Giuseppe Maria.
    Io ed il gruppo di cui faccio parte, Off Topic, abbiamo contestato da subito sia il merito che il metodo, come ampiamente spiegato in articoli ed autoproduzioni.
    Non siamo contrari ad una ipotetica riapertura dei Navigli in quanto tale, pur non avendo nulla a che vedere con l’opera in oggetto.
    Potrebbe anche essere interessante tornare a parlarne ma non servirebbe a nulla, perché ormai il progetto è accantonato.
    Lo ha ammesso lo stesso Sala.
    Chi siamo, noi, per affermare il contrario?
    Certo, avrei preferito che l’opera fosse accantonata a seguito di un ravvedimento, o di una presa di coscienza sull’assurdità di un tale spreco di risorse pubbliche per un intervento fondamentalmente estetizzante.
    Fatta salva l’unica utilità dell’intervento che consiste nell’incrementare, anche se di soli 3 metri cubi al secondo (in massimo esercizio), la dotazione idrica della Darsena e a cascata del comparto agricolo del sud milanese.
    Sarebbe interessante, dicevo, ma inutile.
    Chissà, forse questo empasse servirà a ragionare seriamente sul ripristino dell’intero sistema idrico, in funzione di un ripensamento radicale sulla mobilità cittadina e metropolitana.
    Spero che almeno su questo, Sala sia stato sincero.
    Passo e chiudo.
     
     
  • Ivan Sal
    Ivan Sal Adalberto Massimo Mainardi, attenzione che cemento e movimento terra risorgono.
    Non darei per definitivo l’abbandono del progetto.
     
  • Adalberto Massimo Mainardi
    Adalberto Massimo Mainardi Ivan, c’eri anche tu.
    Sala ha ribadito quanto dichiarato alla stampa nei giorni precedenti.
    A causa del taglio dei trasferimenti Stato / enti locali, bla bla bla, il Progetto Navigli non può proseguire.
    Totalmente fantasiosa l’ipotesi di un contributo europeo per un’opera simile.
    Caso chiuso.
    Se dovesse essere riesumato, ci rimobiliteremo.
    Ora ci sono altre questioni importanti che richiedono tutta la nostra attenzione.
     
  • Ivan Sal
    Ivan Sal Spostiamo l’attenzione, ma temo che intanto provino altre strategie.
    Per fortuna, per ora, l’Europa ha detto che il progetto così com’è non va bene.
    Potevano ascoltare i cittadini, l’abbiamo detto molto prima : )
     
  • Gaddo da Pisa
    Gaddo da Pisa Questo governo della citta', ha usato senza un distinguo, i sostantivi: probabilita' e possibilita' pro domo suo. Perche' ? Perche' non ha nessun numero vero da utilizzare, calcoli ... si chiamano calcoli, flussi, statistici mediante modelli previsionali. se l'avessero fatto, sarebbe emersa l'insostenibilita'. In Europa non bastano le immagini bucoliche e i prospetti filosofici, servono numeri e non quelli economici peraltro presunti. Spiace pensare Milano gestita da un gruppo di persone in preda alla nostalgia, capace di mettere in piedi un'illusione in grado di affascinare al limite del plagio. Oppure c'e' una parte di societa' in crisi, una Milano che ricorre alla nostalgia, per evadere la noia. Se c'e' un senso esso risiede nell'animo umano: ambizione e assenza del concetto di limite nell'esercizio del potere.
     
  • Giuseppe Maria Greco
    Giuseppe Maria Greco Ripeto che l'indisponibilità dell'Europa non consiste nella bocciatura del progetto, ma nel chiarimento circa la missione della commissione, che ha messo a disposizione quattrini per i motivi che ha precisato, che comportano non un progetto limitato ma complessivo. Quindi il tema è: il progetto Navigli può essere ampliato o no, sia come estensione che come finalità, in modo da potere rientrare nei parametri che consentono l'erogazione dei soldi? Tutto il resto mi sembra interessante ma poco utile. Si può essere pro o contro qualsiasi progetto, ma proprio perchè si tratta di progetto, occorre restare in tema. Se sbaglio chiaritemi le idee. Grazie
     
  • Lorenzo Lipparini
    Lorenzo Lipparini Le opinioni sono tutte valide e legittime e io a differenza di molti critici qui e altrove non le ho mai liquidate con sufficienza o come follia pura. Chi lo fa (lui) dimostra di non aver alcun interesse al dialogo o sensibilità alle argomentazioni. Io ho promosso il referendum sui navigli nel 2011 e fatto campagna elettorale sulla riapertura ma non ho posizioni preconcette da difendere. La partecipazione che abbiamo messo in campo ha consentito di confrontarsi sui temi e gli argomenti (sono tutti online disponibili a chiunque), di modificare il progetto e di conoscersi. Insulti, discredito personale e allusioni invece non portano alcun contributo alla discussione collettiva
     
  • Lorenzo Lipparini
    Lorenzo Lipparini e comunque Luca hai scelto di non rispondermi sulle etichette che assegni con disinvoltura
     
    Luca Vinti
    Luca Vinti Gentile Lorenzo, come richiestomi ti rispondo in merito alle "etichette" di cui sottolinei la disinvoltura nell'utilizzo. E' ormai mia convinzione che la tanto "decantata" partecipazione, di cui per la nostra città tu stesso ne sei garante, abbia due livelli ben distinti e separati: quando è "in linea" con le idee di chi governa è accettata e condivisa, quando invece è critica se non addirittura "contraria" a scelte e progetti esecutivi è messa spesso e volentieri in un angolo. Il "POTENTE DI TURNO" è evidentemente il Sindaco e la sua giunta. Alcuni esempi: le diverse PEC inviate dalla nostra associazione alla mail del sindaco ed al protocollo (tu stesso me lo avevi indicato come metodo migliore al momento, rispetto ad altri strumenti statutari basici) per questioni varie provenienti dai cittadini di cui mai abbiamo ricevuto risposta; la questione rimborsi Tari ante 2018, anch'essa preceduta dal proclama del Sidaco a mezzo stampa che "provvederemo a rimborsare quanto dovuto", argomento poi abilmente portato al TAR Lombardia che ha nuovamente impantanato un evidentissimo sopruso da sanare per rispetto dei contribuenti milanesi. Arriviamo al percorso "partecipativo" sulla Riapertura dei Navigli che ha cercato di replicare il "vero" Debat Public" d'oltralpe (naturalmente meglio che niente) con il parto dei 43 quaderni di cui, se non sbaglio, 22 favorevoli (e già questo dovrebbe allarmarvi) di cui, quando avrai tempo e voglia posso mostrarti in diversi passaggi delle controdeduzioni tecniche ed esecutive che me li fanno classificare come veri e propri "SPOT" (e qui rispondo per il secondo termine). Quanto sopra è la semplice opinione personale di un cittadino milanese (abitante in periferia, dettaglio non di poco conto a giustificazione di una certa insofferenza) che negli ultimi 5 anni ha umilmente cercato di portare un suo contributo a migliorare la città in molteplici attività sul territorio, fuori dai partiti. Un ultima cosa: dopo quasi un anno dalla vittoria nel Bilancio Partecipativo di Milano di Fate Largo nel Municipio 6 non abbiamo MAI avuto la possibilità di presentarlo a tutto il consiglio o agli stessi cittadini se non con nostri incontri via social, un altro caso di "Potente di turno" (stessa maggioranza del Comune) molto più interessato al progetto secondo classificato, che può magari portare ad un maggior ritorno di "immagine" per gli amministratori.
     
    Lorenzo Lipparini
    Lorenzo Lipparini La semplice tua opinione conta e non ti ho mai chiesto come la pensi prima di portare avanti progetti e patti. Non so cosa c'entri la tari con la partecipazione ma il percorso di cui mi occupo è stato seguito da chi ha scritto le regole italiane del dibattito pubblico. Potente di turno è un epiteto che usi per squalificare un interlocutore con gratuità immotivata

    Ivan Sal
    Ivan Sal Caro Lorenzo Lipparini, non far al prossimo quel che non vuoi sia fatto a te stesso.
    Se tu, amministratore pubblico (oltretutto Radicale), screditi i cittadini, devi metter in conto che alcuni possano far lo stesso.
    Stai rispondendo a Luca Vinti, ma tralasci di replicare nel merito a critiche oggettive al progetto.
    Rispondi alle critiche puntuali di Eugenio Galli o di tanti altri.
    C’eri anche tu in sala alessi e più cittadini, hanno criticato il processo “partecipativo” attivato sui navigli.
    Non prendertela, nessuno c’è l’ha con te e sono certo che se fosse stato per te avresti fatto molto meglio.
    non farci passare per pazzi o scemi o altro, non porta alcun vantaggio.
    Che il percorso sia stato seguito da chi ha scritto le regole, purtroppo non ha garantito nulla.

     
    Luca Vinti
    Luca Vinti Lorenzo, conoscendoti e stimandoti per il tuo impegno me ne scuso se ti sei sentito offeso ma, che piaccia o meno, il concetto di "Potere" è sempre più evidentemente utilizzato in malo modo da chi ce l'ha, colleghi compresi. Lieto di essere smentito da fatti concreti in un prossimo futuro
     
     
    Lorenzo Lipparini
    Lorenzo Lipparini Le risposte sono in atti, è da mesi che si raccolgono opinioni e si danno risposte, politiche e tecniche, senza dare del pazzo a nessuno perché non c'è alcuna posizione precostituita da difendere

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