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Progetto Stadio, interessanti questioni irrisolte, parte 2: DEMOLIRE IL MEAZZA?
Oggi il Corriere conferma quanto da me anticipato alcuni giorni fa in questa discussione.
Il progetto presentato dai club prevede la costruzione di un nuovo stadio e, per quanto riguarda l'impianto esistente, dichiara conclusa l’epoca delle slide colorate e dei progetti di ”rifunzionalizzazione” ad uso della città. Una proposta secca, messa nero su bianco: demolizione del Meazza.
Riassumendo: dopo che la Giunta di Milano ha saggiamente confermato i limiti di edificabilità previsti dal vigente PGT riducendo - insieme alle volumetrie edificabili - i margini finanziari dell’operazione, i club avevano davanti due strade: prendere finalmente in considerazione un progetto di razionale riqualificazione e ammodernamento dell’esistente Meazza, oppure continuare imperterriti nella scelta di edificare un nuovo impianto. Le proprietà dei club hanno scelto la seconda strada: che significa abbattere lo storico Meazza.
Rimangono però da chiarire alcuni aspetti non secondari, dal punto di vista politico-amministrativo oltre che erariale: a Milano conviene demolire un proprio bene pienamente funzionante? Chi dovrebbe pagare gli ingenti costi di demolizione e smaltimento? Quando avverrebbe la demolizione: prima, durante o dopo la costruzione del nuovo impianto? L’unica cosa nota oggi sono i costi ambientali della demolizione, illustrati dal prof. Pileri del Politecnico, da me invitato in Commissione consiliare lo scorso aprile: le tonnellate di CO2 emesse per buttare giù il glorioso San Siro e costruire la Cattedrale sarebbero 210.500: significherebbe azzerare, con una sola opera pubblica, la stessa quantità di emissioni che Milano è riuscita a ridurre complessivamente in 15 anni, dal 2005 al 2020.
Ultima questione, che in realtà rimane in cima a tutte le altre: quali sono i costi reali per una completa ristrutturazione e ammodernamento del Meazza? Serve una “perizia terza” pubblica e affidabile su questo tema, condizione indispensabile per decidere al meglio. Per Milano.
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